Molise, la scuola fa i conti con la riduzione degli organici
Comunicato FLC Cgil Molise del 13 maggio 2008.
Comunicato FLC Cgil Molise
Ecco i risultati del disinteresse della politica verso la scuola molisana:
in otto anni si sono persi 800 posti di lavoro
I docenti in organico di diritto nel 2000 erano poco più di 4800, il prossimo anno saranno appena 4200. A questi bisogna aggiungere gli incarichi annuali che perderanno i supplenti e le continue contrazioni subite dal personale di segreteria e dai collaboratori scolastici. Come da noi più volte denunciato, nella scuola molisana siamo alla mattanza. In questi anni, si sono persi in vario modo, ottocento posti di lavoro.
Per il prossimo anno scolastico 2008/2009 ci saranno 215 docenti in meno:
A.S. 2008/2009 |
Infanzia |
Primaria |
Medie |
Superiori |
totale |
Campobasso |
-2 |
-44 |
-66 |
-112 |
|
Isernia |
-17 |
-10 |
-34 |
-42 |
-103 |
Totale |
-19 |
-54 |
-34 |
-108 |
-215 |
Numeri impressionanti che nella nostra regione dovrebbero far riflettere ed agire. Le conseguenze saranno pesantissime soprattutto nella provincia di Isernia, dove ormai le sezioni della scuola dell’infanzia sono aperte solo al mattino; è stato di fatto soppresso il tempo pieno ed il tempo prolungato; le sperimentazioni sono state ridotte al lumicino; la formazione degli adulti resta uno degli obiettivi di Lisbona irrealizzabili. Le ricadute nel territorio molisano saranno complessivamente drammatiche: meno tempo scuola, meno qualità e conseguente incentivo all’abbandono delle aree interne.
Le politiche formative territoriali non possono essere lasciate all’improvvisazione o ad un piano di dimensionamento che serve a premiare l’amico di turno. E’ in discussione il futuro della nostra regione. Ci sono gli strumenti per intervenire, a partire dalla Legge Finanziaria, dove nei commi 417-425 si prevede un percorso di sperimentazione di organici funzionali legati ad obiettivi di qualità.. Ci sono le buone pratiche sperimentate in tante realtà simili a quelle molisane. Continua, invece, la politica dei tagli indiscriminati e si evita di programmare un’offerta formativa adeguata al contesto territoriale.
La FLC Cgil da tempo, purtroppo inascoltata, sta insistendo con tutte le forze politiche e con l’Amministrazione scolastica sulla necessità di garantire una buona scuola pubblica nel Molise mettendo all’ordine del giorno la necessità di avere una rete scolastica adeguata ai bisogni formativi degli studenti. Purtroppo nel dibattito in Consiglio regionale questi temi sono semplicemente ignorati o sono frutto di sterili contrapposizioni spesso tra persone che non sanno di cosa si discute.
Diventa indispensabile ragionare sulla costituzione di poli scolastici che abbiano tutte le caratteristiche strutturali, logistiche ed operative, per realizzare un’offerta formativa di qualità. Gli Enti Locali, difendendo ciascuno per proprio conto, spesso in maniera contrapposta, la propria scuola con piccolissimi numeri, arrecano danni didattici ed educativi, agli alunni che presumono di difendere. L’Amministrazione scolastica regionale non può ragionieristicamente certificare la riduzione degli alunni ma deve, con il sostegno degli Uffici scolastici provinciali farsi promotrice di proposte mirate, da portare nella discussione istituzionale. E’ in discussione il futuro del Molise. Ognuno deve fare la sua parte.
Campobasso, 13 maggio 2008
Il segretario regionale
Sergio Sorella