Riordino del secondo ciclo e sistema formativo regionale: se ne è discusso a Campobasso
Grande interesse e partecipazione al corso di formazione del 22 marzo 2013 organizzato dalla FLC CGIL regionale e da Proteo Fare Sapere.
A cura della FLC CGIL Molise
La secondaria di II grado è stata travolta dai provvedimenti del governo Berlusconi che hanno comportato forti riduzioni degli organici del personale docente e ATA e un evidente arretramento dell'impianto curricolare ed ordinamentale, con una sempre più accentuata divaricazione tra licei e filiera tecnico-professionale, una forte riduzione del tempo scuola e delle attività in laboratorio, un rapporto sempre più subalterno con il mondo e il mercato del lavoro. Nella giornata di formazione presso l’IPIA di Campobasso si è discusso del secondo ciclo del sistema educativo che in questi ultimi anni è stato coinvolto in un complesso processo di riorganizzazione.
Sono intervenuti: Sergio Sorella che ha delineato i compiti che la regione deve assumere in merito alla legislazione concorrente, all’istruzione e formazione professionale e più in generale alle linee guida che dovranno ridisegnare il sistema formativo regionale; Gigi Caramia che ha analizzato le Indicazioni nazionali e Linee guida con i relativi problemi didattici e organizzativi; Corrado Colangelo che si è soffermato sulle cosiddette classi di concorso atipiche e sulle relative problematiche riferite alla riduzione degli insegnamenti disciplinari.
Ha portato il suo contributo il presidente della giunta regionale Paolo Frattura che si è impegnato ad affrontare i temi riguardanti il sistema formativo regionale con interventi improntati sulla condivisione, con lo scopo di consentire agli studenti molisani di avere strutture, tempo scuola e servizi capaci di garantire la migliore offerta formativa in un contesto pur deprivato per i tagli alle risorse fatte dal governo nazionale.
Ha concluso i lavori Gianna Fracassi della segreteria nazionale FLC CGIL che ha riportato la discussione sulle operazioni di contrasto alle politiche governative, frutto di approssimazioni e sciatterie con l’unico scopo di fare cassa nel settore dell’istruzione, insistendo sulla necessità di rilanciare l’iniziativa a partire dalla riconquista del contratto e dei diritti sempre più messi in discussione.
Nei lavori di gruppo è emersa la consapevolezza che occorrono delle misure straordinarie per consentire alle scuole secondarie di II grado di poter assolvere pienamente alla loro funzione educativa.