Comunicato della segreteria della FLC CGIL di Cuneo
Con sentenza n. 154 del 10 giugno 2016, il Giudice del Lavoro di Asti ha condannato il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca a ricostruire la carriera di una docente riconoscendo il suo diritto all'intera anzianità di servizio maturata negli oltre 11 anni di “servizio pre-ruolo” ed al pagamento degli arretrati economici maturati e non riconosciuti.
La docente, aveva lavorato con incarichi annuali di supplenza per 11 anni prima di essere immessa nei ruoli del MIUR e aveva sempre percepito il solo stipendio “base”, senza cioè alcun riconoscimento di scatti di anzianità e relativo incremento retributivo.Solo dopo 4 anni dall'assunzione in ruolo, con decreto di ricostruzione carriera del maggio 2015, il MIUR le riconosceva un'anzianità parziale (8 anni anziché 11 anni di supplenze pre-ruolo) e conseguentemente iniziava finalmente a pagarle la retribuzione maggiorata sia pure con un'anzianità inferiore a quella reale. La FLC CGIL di Cuneo, che da anni porta avanti la battaglia sindacale contro il precariato ed a tutela dei diritti dei lavoratori precari, ha deciso di avviare un ricorso in collaborazione con il proprio legale di riferimento. La docente, assistita dall'Avv. Barbara Giolitti del Foro di Cuneo, ha dunque proposto ricorso, facendo riferimento alla normativa europea che impone un pari trattamento tra lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato, con conseguente diritto del dipendente “precario” a vedersi riconoscere gli scatti di anzianità ed aumentare la retribuzione in relazione alla maggiore esperienza e capacità lavorativa maturata anche in corso di rapporti a termine. Il Giudice di Asti ha condiviso le nostre tesi ed accolto il ricorso, sulla scorta dei principi più volte affermati anche dalla Corte di Giustizia Europea anche in materia di pubblico impiego e di precari della scuola, e ha riconosciuto il diritto all'integrale riconoscimento dell'anzianità maturata sin dal primo anno di insegnamento (a.s. 2000-2001). Ha inoltre affermato che l'eventuale prescrizione – eccepita dal Ministero – decorre soltanto dal momento in cui alla docente è stato comunicato il Decreto di Ricostruzione Carriera.“... Si tratta del riconoscimento di un importante diritto per i lavoratori a tempo determinato, che purtroppo già subiscono la propria situazione di precarietà che ne penalizza grandemente le scelte di vita e che non deve essere ulteriormente aggravata dalla circostanza di vedersi riconosciuti minori diritti e retribuzioni” il commento dell'Avv. Giolitti."
La Segretaria provinciale Daniela Bedino esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto come FLC CGIL Cuneo, a conferma che la battaglia per i diritti dei precari, praticata anche con gli strumenti legali, è centrale nell'azione della FLC CGIL: uguaglianza, diritti e tutela dei lavoratori sono il cuore della nostra azione e questa sentenza è un primo importante passo in avanti per i diritti di tutti.