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Il Direttore Generale dell’USR Piemonte adotterà unilateralmente i contratti regionali della Dirigenza Scolastica per gli anni 2012/13 e 2013/14

Tutte le OO.SS. rappresentative dell’Area V non hanno voluto sottoscrivere l’ipotesi di contratto proposto dall’Amministrazione.

23/02/2016
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Le Organizzazioni Sindacali dell’Area V di fronte ad una proposta contrattuale presentata dall’Amministrazione che riduceva la retribuzione di posizione a vantaggio di quella di risultato con conseguente riduzione della base di calcolo per le pensioni  e la liquidazione, non hanno sottoscritto i contratti regionali relativi agli anni scolastici 2012/13 e 2013/14.

La proposta contrattuale che viola il vigente CCNL dell’Area V è stata dettata dal MEF con il chiaro intento di aumentare la parte di retribuzione collegata alla valutazione dei dirigenti e di risparmiare sulle pensioni e sulle liquidazioni.

Di fronte al rifiuto delle OO.SS. la proposta sarà  adottata unilateralmente dall’Amministrazione  ai sensi del comma 3 ter dell’art.40 del Dlgs 165/2001. Si tratta di uno dei commi introdotti dal Dlgs 150/2009 – l’ormai tristemente famoso Decreto Brunetta – che consente alla parte datoriale di provvedere sulle materie oggetto del mancato accordo.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno messo  a verbale la nota che segue insieme a ANP che non ha voluto sottoscrivere la scelta di chiamare alla mobilitazione i lavoratori. Per questo FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno acconsentito ad una firma unitaria della nota sulla mancata sottoscrizione del contratto e prodotto una nota aggiuntiva.

Di  seguito la nota a verbale unitaria sulla  mancata firma e la dichiarazione di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL.

A seguito dell’incontro tenutosi in data odierna tra la delegazione dell’USR Piemonte, nella persona del direttore regionale dott. Manca, del suo vice dott. Bordonaro e della dott.ssa Noto, e le OOSS dell’Area V, si pone a verbale la seguente nota:

Le OOSS dell’area V  FLC-CGIL, Cisl, Uil, Snals, Anp
Piemonte

prendono atto delle dichiarazioni del direttore regionale che informa del rilievo dell’Ufficio Centrale di Bilancio del MEF sui contratti regionali 2012/13 e 2013/14. L’UCB ha imposto un diverso conteggio del fondo per la retribuzione di posizione (parte variabile) e per la retribuzione di risultato sul totale dei fondi assegnati al Piemonte. Tale diverso conteggio (che prevede la divisione del fondo per il numero delle istituzioni scolastiche autonome della regione anziché per il numero dei dirigenti realmente in servizio) determina la diminuzione della parte del fondo destinato alla retribuzione di posizione parte variabile in favore della retribuzione di risultato.  Ciò comporta un risparmio per l'Erario non essendo quest'ultima voce stipendiale  pensionabile.

Il direttore regionale fa presente che tale situazione è generale in tutte le regioni e si rammarica di dover porre due sole ipotesi al tavolo contrattuale: la firma congiunta su un contratto che preveda le nuove retribuzioni in perdita sulla base del calcolo dell’UCB o un eventuale provvedimento unilaterale dell’Amministrazione ai sensi del c. 3 dell’art. 40 del D.lgs 165/2001 ove le OOSS non intendano firmare la nuova proposta.

Le OOSS fanno osservare quanto segue:

  • Secondo il nuovo calcolo tutte le retribuzioni già acquisite e pagate (la retribuzione di posizione, parte fissa e variabile, è percepita mensilmente) dovrebbero essere riviste, a svantaggio di tutti, soprattutto in prospettiva. Se è probabile che nessuno dei colleghi in servizio debba, nel caso piemontese, restituire nulla (poiché la quota decurtata verrà compensata sulle spettanze  del risultato), ciò comporterà una revisione delle pensioni in godimento dei colleghi in quiescenza dal 2012/13 e la prospettiva di una diminuzione sulla retribuzione di posizione per tutti fino a 100 € mensili a testa.
  • La richiesta di rivedere i contratti in diminuzione del 2012/13 e del 13/14 avviene dopo anni in cui i DS non hanno percepito quanto è loro dovuto e dopo che gli stessi contratti erano già stati rivisti al ribasso due volte: il decreto con il quale vengono riassegnati al Piemonte i fondi per la contrattazione 12/13 e 13/14 è del 28/07/2015. Sulla base di questo decreto è stata rifatta la contrattazione regionale il 29/09/2015 e tutti i rappresentanti dell’area V firmarono  il nuovo contratto, benché si andasse a perdere fondi.
  • La situazione, già grave, ha visto un ulteriore passaggio negativo nell’incontro, svoltosi al MIUR l’11 febbraio 2016, nel corso del quale l’Amministrazione, invece di comunicare l’atteso ripristino delle retribuzioni dei dirigenti scolastici attraverso le risorse del Fondo Unico Nazionale 2015/2016, ha informato le organizzazioni sindacali dell’ennesimo intervento del MEF riguardante stavolta il FUN 2011/2012 di cui si contesta la costituzione chiedendone la rideterminazione, con conseguente recupero di parte degli importi già pagati ai dirigenti scolastici.
  • La situazione di tagli e di revisione al ribasso dei fondi contrattuali  e delle retribuzioni dei dirigenti scolastici va di pari passo all’aumento di responsabilità e all’attribuzione di nuove mansioni e nuove responsabilità ai dirigenti scolastici per effetto dell’attuazione della legge 107 senza che, a questi continui nuovi impegni, corrisponda un riconoscimento stipendiale anche minino. Le OOSS fanno presente al direttore regionale lo stato di grande affaticamento e di difficoltà dei colleghi, molti dei quali esprimono il desiderio di ritornare al ruolo di provenienza o di cercare nuove possibilità di lavoro.
  • Le OOSS ritengono che sia messa in discussione la dignità della categoria che passa anche attraverso un adeguato riconoscimento economico dell’impegno e denunciano l’incapacità dell’amministrazione centrale di prendersi cura effettiva di funzionari dello Stato che garantiscono, con il loro impegno quotidiano, il funzionamento di scuole sempre più complesse.  A ciò si aggiunge la carenza di organico e il conseguente  problema delle reggenze che  è – in Piemonte – drammatico, e lo sarà ancora di più il prossimo anno.

Le OOSS accolgono con soddisfazione l’impegno del direttore regionale di manifestare al MIUR l’imbarazzo di dover ricorrere ad un atto unilaterale interrompendo una tradizione di collaborazione con le parti sociali e di buone relazioni sindacali e di provare a sollecitare un intervento del Ministro per chiedere all’UCB di rivedere le basi di calcolo del FUN per poter chiudere dignitosamente i contratti 2012/13 e 13/14. Ritengono necessario un intervento della politica – peraltro già avviato con il precedente governo – perché si prenda atto di una situazione ormai davvero insostenibile che danneggia una categoria già penalizzata da retribuzioni inadeguate ai livelli di responsabilità e impegno. In ogni caso, date le condizioni proposte,  nessuna delle OOSS presenti al tavolo si dichiara disposta a firmare un nuovo contratto regionale.

Torino, 15/02/2016      

FLC CGIL

CISL SCUOLA

UIL SCUOLA

ANP

SNALS

Emanuela Zoia

Arduino Sergio

Lorenza Patriarca

Mario Perrini

Anna Giaccone

Nota a seguire:

Le OOSS FLC CGIL, CISL, UIL, SNALS

hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria sui temi in oggetto firmando un comunicato congiunto nazionale. Di fronte all’ultimo inspiegabile e inaccettabile ripensamento del MEF, che pure aveva regolarmente certificato a suo tempo l’ammontare delle risorse 2011/2012 destinate ai fondi regionali, le organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno richiesto un confronto in sede politica e hanno avviato la mobilitazione della categoria, richiedendo inoltre che il confronto politico sia esteso anche alle tematiche relative al reclutamento, alla valutazione e alla retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici.

FLC CGIL

CISL SCUOLA

UIL SCUOLA

SNALS

Emanuela Zoia

Arduino Sergio

Lorenza Patriarca

Anna Giaccone