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No agli attacchi alla libertà di insegnamento e all’autonomia scolastica

In un comunicato stampa del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte si chiede alla Dirigente Scolastica dell’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo di annullare la presentazione del libro “E allora le Foibe” di Eric Gobetti

01/03/2025
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A cura della FLC CGIL Piemonte

La FLC CGIL Piemonte, con FLC CGIL Torino e l’Area V Dirigenza Scolastica FLC CGIL Piemonte, condanna con forza il nuovo attacco alla libertà di insegnamento, all’autonomia delle istituzioni scolastiche e al diritto di espressione portato avanti da esponenti politici che si allontanano dai principi fondamentali della nostra Costituzione.

Il comunicato stampa firmato da Roberto Ravello (Vice Capogruppo di Fratelli d’Italia presso il Consiglio Regionale del Piemonte) con cui si chiede alla Dirigente Scolastica dell’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo di annullare la presentazione del libro “E allora le Foibe” di Eric Gobetti e si interpella direttamente e pubblicamente il docente responsabile di Dipartimento di Filosofia e Storia per dare spiegazioni della scelta, rappresenta un grave tentativo di intimidazione nei confronti di una scuola pubblica e autonoma.
Il fatto che Ravello si rivolga direttamente alla Dirigente Scolastica per chiedere l’annullamento di una attività didattica e la messa in pregiudizio della libertà d’insegnamento, di fatto evidenzia una concezione della scuola subordinata al controllo politico, coerente con il progetto di autonomia differenziata che mira a condizionare l’istruzione, limitarne la libertà e ad asservire chi vi opera.

Esprimiamo la nostra piena solidarietà allo storico e scrittore Eric Gobetti, alla Dirigente Scolastica Cosetta Borelli, al docente rappresentante di Dipartimento Giovanni Riccabone, ai docenti e alla comunità educante tutta dell’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo. La scuola non può diventare terreno di scontro per chi cerca visibilità politica: continueremo a difenderne con determinazione il suo ruolo di presidio democratico e di formazione critica, nel rispetto dei valori costituzionali.

La conoscenza, l’istruzione e la ricerca
pubbliche sono alla base
del futuro del Paese.

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