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Piemonte, organici scuola: parte la vertenza e la mobilitazione regionale

Dal 26 al 30 aprile, settimana di mobilitazione proclamata dalla FLC CGIL. In un documento unitario delle Organizzazioni sindacali piemontesi la denuncia della grave situazione delle scuole e dei lavoratori.

23/04/2010
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>> 26-30 aprile, settimana di mobilitazione della FLC CGIL <<

Pubblichiamo il comunicato stampa unitario di tutte le organizzazioni sindacali regionali piemontesi e l'appello per l'avvio delle vertenza territoriale alla luce dei pesanti tagli agli organici.

Roma, 23 aprile 2010
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FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS - GILDA
Piemonte

Comunicato stampa

Tagli del personale, pochi soldi per scuole e nulla per il contratto, pseudo-riforme monche e inadeguate, incertezze sugli assetti territoriali, qualità del servizio sempre più difficile da mantenere: questa è la situazione!

Le Organizzazioni Sindacali confederali del Piemonte, a cui si aggiungono lo SNALS e la Gilda, avviano la Vertenza Scuola 2010 chiedendo a tutti gli altri soggetti del mondo della scuola di condividere una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica a sostegno della scuola.

La Vertenza intreccia temi locali, come quelli della distribuzione dei posti in organico per l'a.s. 2010/11 e delle relazioni tra OO.SS. di categoria e la nuova Giunta regionale, con temi nazionali, come il rinnovo del contratto per i lavoratori della scuola e l'immissione in ruolo del personale precario, solo per esplicitare alcuni esempi.

Parallelamente alla definizione della Vertenza, le OO.SS. chiederanno ai neo Assessori Regionali all'istruzione e alla formazione professionale la conferma del confronto con la Regione, attraverso relazioni con la Giunta, e la prosecuzione delle iniziative di qualità in atto.

Nelle prossime settimane, a fronte della diffusione nelle scuole dell'appello unitario, se non ci saranno risposte positive ai nodi critici evidenziati nel documento, verranno definiti i passi necessari per una serie di iniziative territoriali a sostegno della Vertenza, che sfoceranno in una Manifestazione Regionale unitaria convocata per sabato 22 maggio 2010.

Torino, 20 aprile 2010
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FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS - GILDA
Piemonte

Appello ai lavoratori delle scuole di ogni ordine e grado del Piemonte

Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono indispensabile riprendere l'iniziativa unitaria nel settore dell'istruzione individuando una serie di temi specifici su cui far convergere il maggior consenso possibile delle varie sigle e nella prospettiva di allargare la vertenza ad altri soggetti dell'associazionismo che hanno a cuore le sorti del sistema scuola pubblica.

Il principale obiettivo che ci poniamo è quello di denunciare gli effetti negativi dei tagli e contrastare la tendenza del mondo della scuola a rassegnarsi alle previste riduzioni del Piano programmatico triennale, agli interventi di riforma e riordino che non migliorano le cose, all'atteggiamento vessatorio che il Governo assume nei confronti dei lavoratori pubblici del settore.

La definizione di una serie di punti di rivendicazione che intrecci le competenze locali con quelle nazionali è indispensabile per rilanciare, unitariamente, il confronto con i lavoratori e la società civile e per definire le iniziative di mobilitazione più efficaci.

Il presente appello si articola in una prima parte che contiene le rivendicazioni rivolte al Governo e all'Amministrazione scolastica ed in una seconda parte che riprende una serie di temi sottolineati attraverso una lettera che invieremo alla nuova Giunta regionale appena insediata, poiché, alla luce delle esperienze finora realizzate e nella prospettiva di un sempre più marcato decentramento, ci appare importante coniugare adeguatamente tutti e due i versanti della questione scuola.

La scuola pubblica statale non può continuare a subire tagli indiscriminati, che non eliminano gli sprechi e impoveriscono il sistema scolastico, senza reagire. E' comprensibile che le scuole si sforzino di riadattarsi per offrire all'utenza servizi analoghi al passato, se ragioniamo solo dal punto di vista dell'utenza, ma questa tendenza alimenta frustrazione fra i lavoratori perché non produce nessuna inversione di rotta da parte del Governo.

Le scriventi OO.SS. ritengono indispensabile che la sensibilità e l'impegno di tutti i lavoratori della scuola, degli studenti, delle famiglie e dell'opinione pubblica su questi temi siano ulteriormente sollecitati al fine di ottenere un cambio di linea nelle politiche scolastiche governative, evidenziando gli spazi contraddittori che inevitabilmente si stanno aprendo nel dibattito sul federalismo scolastico regionale.

I nodi critici della vertenza-scuola piemontese

Temi

Situazione

le OO.SS chiedono

ORGANICI

Taglio per l'A.S. 2010-11 di altri 1.639 posti docente e 956 ATA.

Dall'A.S. 09/10 al ‘10/11 la perdita ammonta a 4.000 posti con un aumento significativo del numero di alunni per classe.

In questo modo non si possono garantire il tempo scuola chiesto dalle famiglie, la qualità degli apprendimenti, il sostegno all'handicap e la lotta a dispersione e abbandoni.

Viene fortemente compromessa la sicurezza delle attività in gran parte degli edifici scolastici.

di fotografare le situazioni reali dei bisogni (tempo scuola e posti),la riduzione dei tagli e l'assegnazione dell'organico relativo al Tempo Scuola richiesto dalle famiglie.

Il rispetto delle deroghe, nei parametri per la formazione-classi, non applicate nell'a.s. 2009/10 e solo ora dichiarate dal MIUR.

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

I tagli per il personale ATA si traducono in modifiche contrattuali non legittime rispetto a orari e distribuzione dei carichi di lavoro.

l'assegnazione dell'organico adeguato alle reali esigenz e di funzionamento di ogni plesso e di ogni istituzione scolastica nel pieno rispetto dei compiti di assistenza, sorveglianza e complessità amministrativa.

PRECARIATO

I tagli dell'organico colpiscono in prima battuta il personale precario , abilitato e non, che vede ridursi le prospettive di ruolo e le possibilità di accedere a supplenze annuali con la conseguenza di ritrovarsi da precari a disoccupati.

alla Regione di confermare anche per il prossimo anno iniziative e finanziamenti, cioè il cosiddetto bando “salvaprecari”;

al Governo di coprire tutti i posti liberi e disponibili con immissioni in ruolo realizzando il previsto e necessario piano di sostituzione del turn over con nomine in ruolo in ogni ordine, grado e profilo.

RIORDINO SCUOLA SUPERIORE

La nuova articolazione del percorso secondario d'istruzione disattende le riflessioni che si sono sviluppate in questi ultimi anni e si caratterizza come un'offerta al ribasso di tempo, di qualità della preparazione, di competenze acquisite al termine del percorso scolastico. Essa scarica ogni responsabilità di attuazione sulla scuola e sui lavoratori.

la revisione dei Regolamenti attuativi del riordino della Scuola secondari a di II Grado, con particolare riferimento ai quadri orario - anche delle classi di prosecuzione - e alle disponibilità di organico coerenti con i profili di uscita.

RISORSE ALLE SCUOLE

Le scuole piemontesi sono creditrici dal 2000 ad oggi di 120 milioni
di euro , cioè di finanziamenti previsti dalle normative attuali per il funzionamento e le supplenze che il MIUR non ha mai girato alle scuole. Le famiglie sono chiamate impropriamente
a sostenere, di tasca, le esigenze di normale funzionamento delle scuole.

finanziamenti certi alle scuole per garantire gli acquisti per l'ordinario funzionamento e la sostituzione del personale assente.

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

Il Regolamento dei CPIA non è stato approvato ancora definitivamente ma si conoscono i livelli di riduzione del servizio e quindi di snaturamento dell'offerta formativa specifica.

a Governo, Regione e Provincia di salvaguardare risorse e funzionalità per questo settore strategico della formazione.

CONTRATTO

Il contratto è scaduto al 31.12.09.

il rispetto dei tempi, delle modalità e lo stanziamento di risorse in misura tale da garantire un tempestivo avvio delle trattative e un adeguato rinnovo contrattuale.

Inoltre, considerato il rilievo che la dimensione territoriale regionale assume nel processo di gestione del servizio scolastico, è necessario considerare i seguenti punti sui quali chiederemo l'avvio del confronto con la nuova Giunta regionale.

  • E' attivo da alcuni anni un protocollo di intesa sottoscritto dall'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, dalla Regione Piemonte e dalle OO.SS. maggiormente rappresentative che prevede il cofinanziamento di azioni a sostegno delle cosiddette “fasce deboli” della popolazione scolast ica (difficoltà legate a dispersione, abbandoni e disagio scolastico).

  • Negli scorsi mesi la Regione Piemonte, su sollecitazione delle OO.SS., ha attivato un finanziamento specifico che si è tradotto in un bando permettendo di rispondere ai precari e attivare parecchie centinaia di progetti legati agli alunni in situazione di handicap inseriti nelle scuole del Piemonte.

  • Il regolamento ministeriale recentemente emanato relativo al riordino dell'istruzione professionale prevede la possibilità di stipulare intese fra le regioni e il MIUR che consentano agli istituti professionali statali di rilasciare il titolo di qualifica professionale triennale.

  • La programmazione territoriale dell'offerta formativa per l'educazione e istruzione degli adulti e la definizione delle regole per la prosecuzione dell'attività delle cosiddette sezioni primavera.

  • Il disegno di legge avente come obiettivo l'avvio della legislazione concorrente fra Stato e regione in materia di istruzione, in attuazione del Titolo V della Costituzione.

  • Infine, la consolidata prassi di relazioni sindacali e di consultazione delle parti sociali all'interno degli organismi di partecipazione istituiti dalla Regione Piemonte che ha dato positivi risultati per il mondo della scuola e della formazione.

Torino, 19 aprile 2010