Piemonte, verso lo sciopero del 18 marzo
Comunicato della FLC Cgil Piemonte.
>> Non lasciare che anche i tuoi diritti vadano in crisi <<
Comunicato della FLC Cgil Piemonte
In Piemonte da subito mobilitazione e lotta!
Si è da poco chiusa la fase delle iscrizioni con una solenne bocciatura della “scuola minima” del ministro Gelmini, con un forte aumento nella scuola primaria di richieste di Tempo Pieno ed un rifiuto dei modelli legati al maestro unico con le 24 e 27 ore; contestualmente è aumentata nella scuola media la richiesta di tempo prolungato.
Dai primi dati si conferma quanto da noi sostenuto da sempre circa l’impopolarità ed impraticabilità delle proposte del Governo sulla scuola.
A breve conosceremo anche l’entità dei tagli che la scuola Piemontese, insieme a tutti i settori della Formazione e della Conoscenza, dovrà subire a partire dai prossimi mesi: dai calcoli fatti possiamo affermare con certezza che saranno pesantissimi.
Nella scuola, ad esempio, i tagli saranno gravissimi sia sul personale docente che sul personale ata e riguarderanno tutti gli ordini. Queste le conseguenze: un forte numero di soprannumerari, lo sconvolgimento di molti collegi docenti e di staff di lavoro consolidati da anni, buchi sempre più ampi tra il personale Ata con conseguente impossibilità di garantire i servizi amministrativi-tecnici, l’assistenza, la collaborazione e la vigilanza in moltissime realtà.
È necessario riprendere una forte e visibile mobilitazione a difesa del sistema d’istruzione pubblico, della qualità dell’offerta formativa e del lavoro di migliaia di precari!
Occorre farlo coinvolgendo famiglie, associazioni, studenti ed enti locali che a breve, con gli effetti dei drammatici tagli, potrebbero irrimediabilmente subire una “scuola minima” e percorsi formativi essenzializzati.
La manovra del Governo sui settori della conoscenza ed ai diritti che essi assicurano, è parte di una strategia più ampia che in questi mesi si sta sviluppando su vari fronti: l’attacco ai diritti del lavoro, ai salari dei lavoratori dipendenti, al ruolo del sindacato ed alla contrattazione.
Tutto questo mentre imperversa una fortissima crisi economica con gravissime ripercussioni sull’occupazione di migliaia e migliaia di persone senza che il Governo decida adeguate manovre di sostegno al sistema produttivo ed ai redditi dei lavoratori che perdono il lavoro.
La FLC e la CGIL Nazionali hanno indetto in questa fase una serie di manifestazioni e scioperi; un percorso intenso di iniziative e lotte per denunciare e mettere al centro i reali problemi del Paese e dei lavoratori.
La FLC CGIL Piemonte dentro questo percorso, e per riavviare la forte mobilitazione dell’autunno scorso, ha previsto:
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attivo dei quadri e dei delegati, aperto al confronto con studenti, associazioni professionali, organizzazioni di genitori (svoltosi il 4 marzo);
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presidio regionale sotto la Prefettura a Torino (con consegna di un dossier sui tagli scuola, sulla condizione del personale ata, sulla precarizzazione dell’Università e degli Enti di Ricerca, con particolare riferimento al 73% di ricercatori precari che operano all’interno delle Aziende sanitarie), tenutosi sabato 7 Marzo;
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manifestazione regionale a Torino in occasione dello sciopero del 18 marzo;
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raccolta e presentazione, ad opera delle Rsu, dei fabbisogni “reali” di organico richiesti dalle famiglie alle scuole;
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organizzazione di Incontri pubblici, Presidi ed Occupazioni simboliche;
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convocazione di Assemblee su rinnovi e modelli contrattuali, organici e risorse delle scuole, regolamenti Gelmini definitivi, norme ammazza-precari;
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manifestazione nazionale confederale del 4 aprile a Roma.
Ogni iniziativa avrà forte visibilità ed esprimerà grave preoccupazione per gli inaccettabili tagli che il sistema formativo piemontese potrebbe a breve subire.
Torino, lì 10 marzo 2009