Delegati sindacali dei precari: la scelta della FLC CGIL Torino
La nostra organizzazione ha promosso in alcune scuole della città l'elezione di rappresentanti dei lavoratori precari. Un'iniziativa contestata dalla CISL Scuola.
A cura della FLC CGIL Torino
Le elezioni RSU costituiscono un importante appuntamento sul versante della rappresentanza e della democrazia nei luoghi di lavoro. Sono chiamati ad eleggere in tutta Italia i loro rappresentanti milioni di lavoratrici e lavoratori. Solo nel comparto scuola di Torino e provincia migliaia di lavoratori eleggeranno le RSU per farsi rappresentare nella contrattazione, nelle scelte in materia di organizzazione del lavoro, nella ripartizione del salario accessorio, complessivamente sugli elementi che concorrono a determinare la qualità del lavoro.
Come sappiamo non tutti i lavoratori precari potranno esercitare il diritto di voto, mentre nessuno di essi potrà esercitare un diritto di voto passivo, cioè essere eletto come rappresentante.
La FLC CGIL di Torino insieme al Coordinamento Precari FLC CGIL di Torino, secondo un indirizzo che è stato discusso e condiviso a livello nazionale, ha promosso in alcune realtà scolastiche la elezione di rappresentanti dei lavoratori precari. Non si tratta di una elezione regolata da un accordo tra le OOSS e l’ARAN, come nel caso delle RSU, ma di un segnale che la CGIL intende dare sul versante della sensibilità nei confronti di lavoratori che al momento non hanno ancora un contratto a tempo indeterminato e si trovano esposti a problemi di continuità del lavoro, reddito e sicurezza sociale.
Per questo in alcune realtà dove ci saranno le condizioni verranno promosse elezioni di rappresentanti dei lavoratori precari da svolgersi negli stessi giorni e parallelamente alle elezioni RSU. I lavoratori eletti saranno associati alla delegazione della CGIL provinciale al tavolo delle trattative per la contrattazione di istituto, in base all’art.19, L. 300/1970.
Una scelta più che simbolica che intende assegnare una ulteriore visibilità a queste lavoratrici e a questi lavoratori e sollecitare l’attenzione verso una loro rappresentanza.
In questo scenario la CISL nazionale, su sollecitazione della CISL territoriale, ha invitato l’ARAN a fornire un pronunciamento negativo rispetto a questa iniziativa sindacale di elezione, ritenendo maldestramente che tale iniziativa andasse ad “interferire” sul regolare rinnovo delle elezioni RSU nelle istituzioni scolastiche.
La storia della rappresentanza sindacale è da sempre caratterizzata da tentativi sperimentali che poi, in alcuni casi, sono stati formalizzati in accordi tra le parti. Questo è il percorso che il movimento sindacale, in modo unitario ha seguito nel novecento, dalle commissioni interne, al movimento consiliare alla rappresentanza sindacale unitaria. Talvolta anche con forzature. Forzature che in questo frangente non ci sono state, e teniamo a ribadire non ci saranno.
Abbiamo infatti inviato il seguente testo ai dirigenti scolastici delle scuole dove intendiamo avviare questa iniziativa per richiedere un locale dove svolgere l’elezione dei rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori precari:
Con la presente siamo a richiedervi la messa a disposizione di un locale nei giorni 5-6-7 marzo al fine di svolgere, in maniera non interferente con le normali operazioni di voto per le elezioni RSU previste nei medesimi giorni, l’elezione di un rappresentante dei lavoratori precari non prevista dall’accordo quadro tra le OOSS firmatarie del CCNL e l’ARAN. Tutte le operazioni legate all’elezione del rappresentante dei precari saranno garantite dal personale interno fuori orario di servizio.
La richiesta di una organizzazione sindacale alla controparte di sanzionare un’altra organizzazione sindacale deve avere argomentazioni fondate, e incardinate su comportamenti realmente difformi dalle norme. Se vengono meno i presupposti di una violazione delle regole concordate e vigenti, allora tale richiesta si fonda su altre ragioni.
L’interesse della FLC CGIL è quella di fornire una rappresentanza ai lavoratori in una condizione di precarietà, qualora le altre organizzazioni sindacali maturassero la convinzione delle necessità di intraprendere una strada comune su questi punti, assicureremo come abbiamo sempre fatto la nostra disponibilità a lavorare insieme.
Per ora proseguiamo con la sperimentazione di una elezione dei lavoratori precari laddove questo si renda possibile, con gli strumenti, con le risorse, e con la generosità delle donne e degli uomini che hanno condiviso sin qui gli obiettivi di tutela e di difesa della dignità del lavoro.