Dimensionamento scolastico a Torino: l’assemblea delle RSU per una gestione democratica e partecipata della scuola
L'Appello dell’assemblea delle RSU FLC CGIL Torino svoltasi il 10 novembre.
La Legge 111/2011 impone da settembre 2012, l’accorpamento in Istituti comprensivi delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado in base al parametro di almeno mille alunni (500 nei comuni montani). Prevede inoltre, l’assegnazione dell’autonomia scolastica, anche agli istituti secondari di secondo grado, a partire da parametri più elevati (nel decreto stabilità in corso d’approvazione, almeno 600 allievi e 400 nei comuni montani). L’ assemblea delle RSU FLC CGIL delle scuole di Torino e provincia, riunitasi il 10 novembre 2011, confrontandosi sulle procedure di dimensionamento imposto dalla legge e sulle ricadute che, in base all'Atto d'Indirizzo della regione Piemonte, si prevedono a Torino e provincia, ha prodotto l'appello che segue:
L’assemblea delle RSU FLC CGIL delle scuole di Torino e provincia
denuncia
- il limitato coinvolgimento dei destinatari del provvedimento e in particolare la mancata consultazione delle Rappresentanze unitarie dei lavoratori RSU, democraticamente elette
- la gestione burocratica e non partecipata che ha ispirato i piani di riorganizzazione già presentati da alcune amministrazioni comunali
- il pericolo di costituire mega - istituti scolastici aggregati in base alla mera “logica del numero”
- la scarsa considerazione della realtà territoriale e dei bacini di utenza che può condurre alla creazione di “scuole ghetto” e di scuole più ambite
- la non previsione delle ricadute sul futuro occupazionale dei lavoratori interessati, considerando anche le eventuali future risposte di non gradimento da parte dell’utenza
- la non considerazione delle ricadute sull’organizzazione del lavoro e sulla sicurezza, sulla qualità del servizio erogato, anche in considerazione della diminuzione delle assegnazioni di Dirigenti. scolastici e Direttori dei servizi conseguente alla mancata attribuzione dell’autonomia scolastica.
Rivendica
- il ruolo fondamentale e irrinunciabile dei lavoratori della scuola, dei genitori e degli studenti riguardo ad ogni intervento volto a ridefinire i percorsi formativi e la continuità didattica
- la centralità della qualità dell’offerta formativa e dell’uguaglianza nelle opportunità di accesso
- la rilevanza delle competenze, prima di tutto previste dalla normativa vigente, dei collegi dei docenti e degli organi collegiali delle singole autonomie scolastiche riguardo agli indirizzi educativi e pedagogici e agli aspetti didattico-organizzativi.
Si impegna
ad un’opera di mobilitazione e di informazione diffusa e capillare nelle singole scuole, presso gli enti locali e gli organismi territoriali, presso le organizzazioni sindacali e professionali della scuola, presso le organizzazioni dei genitori e degli studenti.
Condivide
la richiesta della FLC CGIL di sospensione delle procedure di dimensionamento in atto e si associa all’invito a tutti gli attori procedere con ponderazione e cautela.
L’assemblea delle RSU FLC CGIL Torino si appella affinchè ogni intervento riguardante la programmazione della rete scolastica territoriale ponga al centro la qualità della scuola, l’uguaglianza nelle opportunità d’accesso e la gestione democratica e partecipata della scuola.