Grande risultato della Fisica italiana malgrado il personale sia ancora senza contratto
Comunicato stampa della FLC Cgil di Torino
Comunicato stampa della FLC Cgil di Torino
La FLC Cgil di Torino esprime massimo apprezzamento per il risultato che la ricerca italiana ha conseguito oggi, accendendo l’acceleratore di particelle LHC al Cern di Ginevra.
L’evento a cui oggi assistiamo è frutto dell’impegno di centinaia di lavoratori (ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi) che in questi ultimi dieci anni hanno dedicato la propria professionalità alla riuscita di questo esperimento, segnando probabilmente l’inizio di una nuova epoca scientifica. Il risultato è giunto perché la comunità scientifica dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), pur trattandosi al 100% di pubblici dipendenti a tutti gli effetti, non ha lesinato il proprio impegno lavorativo. Tutto ciò nonostante l’Italia non abbia mai, e oggi meno che mai, impiegato grosse risorse del proprio PIL nella ricerca scientifica, e nonostante ogni lavoratore che si sia avvicinato alla ricerca abbia dovuto subire anni di precariato con stipendi lontani dalla media europea.
LHC è stato messo in moto anche se tutti i dipendenti del comparto ricerca scontano un ritardo di trentatre (33!) mesi nel rinnovo del loro contratto di lavoro, senza che il governo accenni minimamente ad intervenire, e ad oggi non si segnalano riprese delle trattative negoziali tra Aran e sindacati.
La FLC Cgil porta all’attenzione di tutta la stampa che nei piani del governo non si intravede la benché minima attenzione al sistema ricerca Italia, che non c’è una programmazione, né politica né economica, per raggiungere gli obiettivi del trattato di Lisbona 2000, in cui la Comunità europea si è impegnata a diventare una società basata sulla conoscenza e ogni nazione a portare gli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL entro il 2010: l’Italia a fine 2008 non raggiunge l’1%!
Gli esperimenti a LHC di Ginevra sono la prova tangibile che una struttura pubblica come l’INFN può avere un ruolo di grande rilievo sul piano internazionale, ma questa autorevolezza potrebbe essere messa in discussione nel caso in cui continuassero i tagli indiscriminati che il governo, per mezzo dei ministri Tremonti, Gelmini e Brunetta, sta attuando: riducendo le piante organiche, riducendo i fondi incentivanti e bloccando quel processo di stabilizzazioni dei lavoratori precari, che in questi anni sono stati indispensabili per la realizzazione di questo esperimento e che saranno altrettanto indispensabili per il proseguimento dello stesso.
Per questi motivi la FLC Cgil chiede che da subito si arrivi ad un dignitoso rinnovo del contratto di lavoro e che al più presto si avvii una fase di discussione, tra governo e parti sociali, che metta al centro la ricerca, condizione indispensabile per la crescita economica e sociale di un Paese.
Torino, 10 settembre 2008
FLC Cgil Torino