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INFN: Torino, presa di posizione dei lavoratori a difesa della Carta Europea dei Ricercatori e dell’articolo 33 della Costituzione, in vista del rinnovo contrattuale

L’Ordine del Giorno dell’assemblea dell’INFN di Torino su valorizzazione professionale, lavoro agile, ed altri punti dirimenti per la trattativa aperta all’ARAN sul CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021.

10/03/2023
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Alla luce della importante manifestazione dei lavoratori della Ricerca sotto Palazzo Vidoni, la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministro Zangrillo, sul tema delle risorse per gli enti di ricerca non vigilati dal MUR necessarie per la chiusura del CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021, il dibattito sulla trattativa per il rinnovo contrattuale si arricchisce con l’importante presa di posizione delle lavoratrici e dei lavoratori della Sezione INFN di Torino, che richiama negli 8 punti riportati nella mozione approvata all’unanimità nell’ultima assemblea, gli aspetti imprescindibili per la chiusura del CCNL.

L’assemblea del personale della Sezione INFN di Torino, convocata dalla RSU, ha approvato all’unanimità la seguente mozione.

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Ricercatori e Tecnologi rigettano la proposta, ipotizzata al tavolo di contrattazione dell’ARAN, di estendere il Lavoro Agile anche a Tecnologi e Ricercatori.

Non ritenendo tale istituto idoneo a consentire in modo autonomo lo svolgimento dei loro compiti, Ricercatori e Tecnologi sottolineano l’importanza di mantenere l’attuale art. 58 del CCNL 1998-2001 e di implementarlo in maniera da chiarire che Ricercatori e Tecnologi, nell’ottica del raggiungimento dei propri obiettivi scientifici, possono svolgere il lavoro fuori sede in qualunque luogo da essi ritenuto idoneo, in linea con quanto previsto dalla Carta Europea dei Ricercatori e dell’art. 33 della Costituzione.

Considerata l’alta qualità del lavoro svolto, il basso livello di assenteismo dimostrati dal personale Tecnico e Amministrativo e l’aumentata necessità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, l’Assemblea chiede di modificare le modalità di svolgimento del lavoro agile aumentando la flessibilità e le ore assegnate.

Per quanto riguarda la modifica dell’ordinamento, l’Assemblea si è espressa in maniera inequivocabile per mantenere l’attuale classificazione caratterizzata da un’omogenea professionalità, articolata per livelli, sia per i Ricercatori che per i Tecnologi, quindi considerando le progressioni come passaggi all’interno di un’area unica da effettuarsi attraverso strumenti uguali all’attuale art. 15 del CCNL.

Per il personale Tecnico e Amministrativo, la modifica dell’ordinamento non può trascurare l’allineamento dei livelli di ingresso tra i due profili. Con questo intendendo un allineamento verso l’alto.

Per migliorare la bassa rivalutazione degli stipendi nel corso dell’intera carriera del personale Tecnico e Amministrativo, è necessario introdurre ulteriori strumenti di sviluppo.

Il riordino dei profili e la definizione di nuove figure professionali all’interno dei profili dei Tecnici e Amministrativi non dovranno prescindere da norme di primo inquadramento, per tutto il personale dei livelli IV e V attualmente in servizio, in modo che eventuali ulteriori sviluppi professionali e/o introduzioni di nuovi profili, siano immediatamente esigibili dal suddetto personale già in ruolo.

Per il resto del personale e per i nuovi assunti, si devono definire in maniera oggettiva livelli di competenze attraverso le quali siano esigibili tutti i passaggi all’interno del nuovo inquadramento.

Come già accade per tutto il personale del Comparto della Conoscenza, il personale TA chiede di essere incluso tra il personale a cui si applica l’art. 20 c.4 del CCNL 2016-2018, ovvero l’esclusione dalla valutazione del ciclo delle performance.

Mozione approvata all’unanimità dall’assemblea.

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