Politecnico di Torino, la protesta dei precari alle elezioni per il rinnovo del Rettore
Un tappeto di carta con stampati i nomi dei precari che lavorano al Politecnico ha accolto coloro che si recavano a votare per l'elezione del Rettore.
Il 16 giugno, in occasione della votazione per l'elezione del Rettore del Politecnico di Torino, la FLC Cgil Piemonte ha convocato un presidio di protesta dei precari della ricerca in prossimità dei seggi elettorali. Sono circa 400 gli assegnisti di ricerca che stanno per perdere il posto di lavoro, dopo 8 anni di impegno a tempo pieno.
Il presidio è stato molto vivace e partecipato e ha visto oltre che una numerosa partecipazione di ricercatori precari del Politecnico, la partecipazione di studenti e una numerosa delegazione di precari dell'Università degli Studi di Torino, mostrando una straordinaria unità e forza. Inoltre, sono state simbolicamente bloccate le operazioni di voto per l'elezione del nuovo Rettore incatenando le porte di accesso fino alle 10.30.
Queste le ragioni della protesta del coordinamento precari università FLC Cgil Piemonte:
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chiedere l'apertura di una tavolo ufficiale di trattativa di ateneo alla ricerca di soluzioni di "emergenza" che impediscano il licenziamento di centinaia di precari della ricerca.
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sollecitare l'apertura di un tavolo di trattativa con precari e sindacato, assessorato regionale all'Università e Ricerca, e le due amministrazioni di Politecnico ed Università di Torino, così da avviare una discussione più ampia in tema di precariato nella ricerca universitaria e affrontare in modo adeguato la drammaticità della situazione;
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definire un piano di reclutamento straordinario di ricercatori.
Contro:
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i licenziamenti e la precarietà;
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i tagli agli organici e dei finanziamenti pubblici alle università;
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la ristrutturazione antidemocratica dell'Università.
Roma, 17 giugno 2009