Presidio al Politecnico di Torino per il contratto, i diritti dei precari, per il diritto allo studio
Al presidio hanno partecipato i lavoratori e un buon numero di studenti.
A cura della FLC CGIL di Torino
Ieri mattina, 16 aprile, al Politecnico di Torino in occasione dell' inaugurazione dell'anno accademico, la FLC CGIL di Torino e le RSU hanno organizzato un presidio a cui hanno partecipato i lavoratori e un buon numero di studenti. Ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione anche la Ministra Giannini, la quale ha concluso i lavori. Ad essa è stata consegnata un'ampia documentazione aventi per oggetto i seguenti punti:
- rinnovo del contratto nazionale del personale tecnico ed amministrativo
- stabilizzazione dei precari del personale tecnico ed amministrativo e della ricerca. Nei nostri atenei è consistente la percentuale di precari del personale ma anche tra coloro che svolgono attività di ricerca e questo tema è stato oggetto di una forte mobilitazione nei mesi scorsi al Politecnico e costituisce uno dei temi dell'azione negoziale della FLC e delle RSU torinesi
- immediato intervento per bloccare la scelta di alcuni dipartimenti di attivare il numero chiuso, e da qui riaprire un confronto per aumentare le risorse destinate al diritto allo studio
- interventi sui fondi erogati agli atenei che hanno determinato una diminuzione delle risorse anche sotto il profilo salariale oltre a quello dell'offerta formativa. Su questo punto abbiamo reso noto alla Ministra Giannini la nostra azione legale per il recupero di risorse che il Politecnico intende negare. Questa azione è finalizzata ad aumentare la disponibilità destinata al salario accessorio e alla mobilità professionale dei lavoratori del Politecnico
- interventi di modifica della legge 240/2010.
La conoscenza, come il lavoro, non è merce. Per questo occorre avviare sin da subito con le organizzazioni sindacali, a partire dai luoghi di lavoro, una discussione per avviare investimenti strategici nel comparto università, e della conoscenza più in generale. La mobilitazione universitaria di questa mattina ha ribadito il ruolo e la dignità del lavoro nella prospettiva di rilanciare un modello di sviluppo alternativo al quello imposto dalla cultura neoliberista.