Bonus premiale nella fase attuale: il documento dei sindacati scuola di Bari
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal scrivono ai dirigenti scolastici della provincia.
I sindacati scuola di Bari con un documento pubblico scrivono ai dirigenti scolastici della provincia per metterli in guardia contro alcune cattive pratiche che si vanno diffondendo nelle scuole, lesive della dignità professionale dei docenti e dell’immagine della scuola pubblica.
Nel documento pubblico, inoltre, l'invito per i dirigenti ad aprire il tavolo negoziale con le Rsu, stante la natura accessoria del cosiddetto “bonus” docenti.
Di seguito il testo del documento unitario.
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Oggetto: Assegnazione del bonus premiale. Nota unitaria.
Gent. mi Dirigenti,
le scriventi Organizzazioni Sindacali prendono atto che in queste settimane nelle scuole della ns provincia si moltiplicano e vengono approvati numerosi regolamenti di accesso al bonus premiale, previsto dal c. 126 e seguenti dell’art. 1 della L. 107/2015, per dare attuazione al sistema della valorizzazione del merito del personale docente introdotto dalla stessa Legge.
A tal proposito segnaliamo che il processo avviato, appare molto delicato per le ricadute che la valutazione individuale della professionalità docente rischia di generare sugli equilibri, sulla compattezza e sul principio di collegialità su cui si regge la nostra comunità scolastica, oltre che sulle norme contrattuali vigenti. Ad evitare ogni effetto deleterio per il sistema organizzativo e funzionale delle scuole, pertanto, in tutti quei casi in cui non si siano rispettate le procedure previste per la corretta individuazione dei componenti del comitato di valutazione, invitiamo Dirigenti e comunità scolastiche alla corretta applicazione delle norme, ritornando sulle designazioni operate, conformandosi alle prescrizioni normative oltre che a principi di buon senso e di opportunità.
Risulta, infatti, alle scriventi OO.SS. che in diversi contesti, spesso con regolamenti/fotocopia e con scarsa riflessione sugli esiti diretti e indiretti del processo, si stiano definendo modalità di accesso basate su una pesatura di alcune attività svolte dai docenti e su alcuni prerequisiti. In non pochi casi tali prerequisiti rischiano di risultare palesemente discriminatori, mentre tra i criteri appare talvolta una riserva espressa per il DS per l’attribuzione discrezionale di punteggi slegati dalle attività concretamente svolte o riferibile ad una valutazione aleatoria (del DS). Inoltre, in molti contesti ci risulta che una parte non trascurabile della valutazione sia operata attraverso questionari reputazionali somministrati a famiglie, colleghi, personale ATA e alunni (talvolta anche delle scuole primarie) utilizzando peraltro modalità di registrazione dei dati poco sicure e riservate (addirittura on line ad accesso aperto). Segnaliamo a questo proposito una profonda preoccupazione per l’impiego di strumenti valutativi reputazionali che, in una comunità educante come quella scolastica rischia di ingenerare, effetti distorsivi e conflittuali di difficile composizione e di future incerte conseguenze, secondo principi che hanno a che fare più con le analisi di mercato che con il rapporto formativo tra docenti e studenti.
Richiamiamo, infine, i D.S. alla necessità che i criteri di ripartizione delle risorse, definite “retribuzione accessoria” dal c. 128 art.1 L. 107/15, siano concordati con le rappresentanze sindacali di scuola attraversoun’apposita intesa, in modo da evitare sperequazioni ingiustificate, consentire concrete possibilità di accesso a tutti i docenti, rispettando al contempo il richiamo contenuto nella nota MIUR n. 1804 del 16.4.2016 al “massimo coinvolgimento della comunità scolastica”, di cui collegio docenti e RSU sono parti fondamentali. A tal riguardo si fa notare come le norme contenute nel testo unico del pubblico impiego (legge speciale non derogabile da una legge generale, qual è la L. 107/15), ribadiscono la necessità che l’erogazione degli emolumenti aventi titolo di retribuzione accessoria siano assegnabili soltanto attraverso la contrattazione o, comunque, la partecipazione delle rappresentanze sindacali (v. D.Lgs. 165/2001).
Le scriventi Organizzazioni Sindacali territoriali, nel sollecitare la convocazione di appositi tavoli negoziali per definire di comune accordo i suddetti criteri necessari per l’erogazione, preannunciano che seguiranno con attenzione la fase di assegnazione del bonus.