L'inizio dell'anno scolastico a Bari
Operazioni di avvio d’anno scolastico: i falsi proclami d’efficienza del Ministero CGIL Scuola – CISL Scuola – UIL Scuola – SNALS della Provincia di Bari
CGIL Scuola – CISL Scuola – UIL Scuola – SNALS
della Provincia di Bari
Al Direttore Scolastico Generale per la Puglia Giuseppe Fiori
Al Provveditore Agli Studi di Bari Giuseppe Imbrici
Agli Organi d’informazione
Loro sedi
Operazioni di avvio d’anno scolastico: i falsi proclami d’efficienza del Ministero.
Le scriventi OO.SS.
rilevano
con preoccupazione il disagio che in questo avvio di anno scolastico stanno vivendo molti operatori scolastici, insieme a numerose famiglie e alunni, in seguito all’applicazione rigida e poco ragionata del DM 255 e delle indicazioni, di per se oscure e contraddittorie, contenute nelle “note tecniche”, di autore incerto ma incompetente.
Stigmatizzano
un atteggiamento di chiusura della Dirigenza dell’Amministrazione periferica del Ministero ad accogliere ogni proposta delle OO.SS. tendente a ridurre il disservizio e a contenere il conseguente contenzioso a livelli fisiologici.
Atteggiamento che sorprende ancor più in considerazione del fatto che, in più occasioni, è stato espresso apprezzamento per la volontà dell’USP di concludere il maggior numero delle operazioni (nomine a T.D. e a T.I.) entro la data, frettolosamente e maldestramente, fissata dal Ministero al 31/8; apprezzamento e solidarietà espressi anche verso tutti quei dipendenti che rinunciando alle ferie hanno lavorato intensamente per tutto il mese di agosto, impegno a questo punto in molti casi vanificato.
Denunciano
-le gravi irregolarità lesive dei diritti dei lavoratori e dell’utenza,
-l’applicazione delle procedure dettate dal MIUR, rivelatesi macchinose e inefficienti, che senza adeguati correttivi hanno provocato errori, abusi e discriminazioni,
-un avvio d’anno scolastico che stride con i proclami d’efficienza lanciati dal Ministro,
in particolare, si rileva:
1.il mancato completamento delle nomine a tempo indeterminato, previste dai Decreti Ministeriali che assegnano ad ogni provincia i relativi contingenti di assunzioni;
2.le irregolarità nelle procedure adottate dall’USP per l’assegnazione delle nomine a T. D. del personale docente:
-
affissione all’albo delle convocazioni effettuate tardivamente o addirittura inesistenti;
-
convocazioni effettuate telefonicamente (…fortunato chi ha potuto rispondere alla chiamata!);
-
tardive affissioni all’albo dell’elenco delle cattedre disponibili;
-
elenco delle disponibilità spesso incompleto o inesatto;
-
mancata distinzione fra “assenza” del docente alla chiamata e “mancata accettazione” della nomina, differentemente contemplate nelle norme;
-
in alcuni casi, assegnazione di sedi rivelatisi inesistenti o nomina di due docenti sulla stessa cattedra (prima di comunicare ad uno dei due la necessaria revoca, evidente ammissione di un errore dell’Amministrazione);
3.La trasmissione alle scuole di graduatorie sbagliate, con conseguenti nomine effettuate in modo discriminatorio ed errato;
4.le disponibilità di cattedre pubblicate sul sito internet del MIUR in molti casi errate, inesistenti o difformi in quanto a numero delle ore disponibili;
5.le opportunità negate a molti assegnatari di nomine orarie di poter completare la cattedra con ulteriori supplenze, così come garantito dalla legge;
6.le convocazioni, operate dalle scuole, spesso intempestive e in grave ritardo così da pregiudicare la legittima facoltà di scelta del docente della sede più conveniente (per luogo e per retribuzione), a causa di oggettive carenze di organico ATA, unite spesso a superficialità o incompetenza;
7.la mancanza, ad anno scolastico avviato, delle graduatorie d’istituto o di circolo per poter procedere alle “supplenze brevi”, pregiudizio per i docenti in attesa delle nomine e degli alunni in attesa dei relativi docenti;
8.la situazione delle cattedre di sostegno che, risultando in moltissimi casi ancora vacanti, ledono gravemente i diritti di bambini e ragazzi appartenenti alle fasce più deboli e per questo più bisognosi di un’attenzione finora nei fatti negata;
9.i gravissimi e colpevoli ritardi del MIUR che non consentono all’amministrazione periferica la copertura dei posti riservata al personale ATA; taglio degli organici, mancate assunzioni, mancanza delle graduatorie per le nomine sono in assoluto contrasto con il sempre maggiore carico di compiti e adempimenti “scaricato” sulle segreterie delle scuole;
10.il rischio, per i docenti neo immessi in ruolo, di percepire con mesi di ritardo il loro primo stipendio per un odioso “scaricabarile” fra Amministrazione e Direzione Provinciale del Tesoro;
11.il carico di responsabilità che il MIUR sta' assegnando ai Dirigenti scolastici, in un quadro spesso confuso e contraddittorio, e che alimenta un clima di incertezza (in alcuni casi anche di arbitrio) di una categoria ancora senza un contratto che ne delinei definitivamente e adeguatamente il ruolo e la retribuzione.
CGIL CISL UIL Scuola e SNALS negli incontri con la Direzione Regionale e l’USP hanno denunciato le irregolarità ed i ritardi, hanno chiesto all’Amministrazione di intervenire per ridurre i disagi ed il contenzioso, le risposte improntate ad una sottovalutazione dei numerosi problemi sono apparse insufficienti e non risolutive. Per questi motivi, sarà avviata una fase di vertenzialità che prevederà anche il ricorso ad azioni legali per la tutela dei diritti lesi.
Esprimono, infine, forte preoccupazione per il quadro generale che si sta delineando a seguito di provvedimenti o dichiarazioni informali del Ministero che, uniti alla confusione e al malcontento ingenerati dai disservizi, dalle inefficienze e dagli abusi denunciati, potrebbe rivelarsi presagio di una politica tesa al ridimensionamento del ruolo, dell’importanza e dei valori della scuola pubblica.
CGIL Scuola - CISL Scuola - UIL Scuola - SNALS
p. le Segreterie Provinciali
(Lembo – Gissi – Misceo – Di Giacomo)
Roma, 21 settembre 2001