Licenziamenti a Bari: il metodo Marchionne fa scuola
Partono i licenziamenti di docenti e ATA assunti in ruolo per far posto ai colleghi ricorrenti con sentenza passata in giudicato.
L'Ufficio scolastico regionale e provinciale stanno comunicando ad alcuni lavoratori assunti in ruolo per ultimi in quest'anno scolastico o nel precedente, che il loro rapporto di lavoro si interrompe. Il motivo: devono far posto a quei colleghi docenti e ATA, ancora a tempo determinato, che avevano fatto ricorso contro l'abuso del lavoro precario da parte del MIUR.
Un comportamento che la FLC CGIL Bari definisce "assurdo", e contro il quale aveva già inviato all'USP di Bari e all'USR Puglia una nota di diffida. Una decisione grave e inaccettabile, quella dell'Amministrazione, che decide così di applicare alla scuola lo stesso metodo utilizzato alla FIAT da Marchionne: non si può riconoscere il diritto al lavoro di tutti, per cui dovendo eseguire una sentenza, lo si fa a scapito di altri lavoratori prontamente licenziati.