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Ruvo di Puglia: mancano i collaboratori scolastici, protestano i genitori dei bambini

Sottoscritta una petizione con la richiesta di concedere alcune unità in deroga di personale ATA.

03/11/2011
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A cura della FLC CGIL Bari

È notizia dei giorni scorsi che quasi 900 genitori, praticamente tutti i genitori dei bambini frequentanti le scuole del 2° circolo di didattico di Ruvo di Puglia, hanno sottoscritto una petizione, rivolta ai rappresentanti dell'amministrazione scolastica regionale e provinciale (e non solo), per chiedere la concessione di alcune unità in deroga di personale ATA.

In particolare i genitori protestano per l'assenza di un numero congruo di collaboratori scolastici in grado di assicurare per lo meno la vigilanza in tutti i 6 plessi. Intanto il dirigente del circolo didattico deve arrabattarsi con soli 10 collaboratori scolastici i quali, con l'attivazione dell'orario pomeridiano (in questi giorni si va ripristinando il servizio mensa in tutte le scuole dell'infanzia e in quelle primarie a tempo pieno), non sono più in grado di assicurare pulizia e vigilanza in tutte le sedi.
 

Nel sostenere e rilanciare la protesta/appello dei combattivi genitori ruvesi (ci auguriamo che simili iniziative spontanee nelle scuole così penalizzate si moltiplichino  e si diffondano il più possibile), ricordiamo che la FLC di Bari aveva denunciato per tempo tali rischi al punto che, insieme alla FLC regionale, aveva diffidato a luglio l'USR Puglia e l'AT di Bari in ragione del'inspiegabile e immotivata quota aggiuntiva di tagli comminata alla provincia di Bari. Notiamo che a quella diffida, a distanza di mesi, solo l'AT di Bari ha risposto (ribadendo quanto già esplicitato nella nota di giugno scorso che ci aveva dato lo spunto per agire), mentre l'USR Puglia non ha degnato né noi, né i lavoratori, di alcuna risposta.

La migliore azione a difesa di un livello minimo di qualità della scuola pubblica, a questo punto, non può che essere l'attivazione di tutti i lavoratori, i cittadini, gli studenti e le associazioni, partendo dal basso. Proprio come fatto a Ruvo.

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