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Per le scuole pugliesi cambiano le ordinanze regionali ma i problemi restano

Comunicato stampa della FLC CGIL Puglia.

04/12/2020
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A cura della FLC CGIL Puglia

Con l’ordinanza n. 433 del 3 dicembre, il Presidente della Giunta Regionale ha deciso di continuare a consegnare esclusivamente alle famiglie la scelta di far frequentare i propri figli in presenza o a distanza, sia pure con qualche piccolo accorgimento ma non privo di importanza.
Infatti, non senza soddisfazione, abbiamo rilevato come, con questa nuova ordinanza, sia stata accolta la nostra osservazione circa l’assoluta inopportunità che la Regione invadesse il campo di competenza dell’amministrazione scolastica in merito alla giustificazione delle assenze per gli studenti che frequentano a distanza. E così questa parte è stata totalmente eliminata, “in quanto la giustificazione delle assenze, è regolata dalle Istituzioni scolastiche nella loro autonomia” come richiesto dalla FLC CGIL Puglia.
Tuttavia, dobbiamo prendere atto, ancora una volta, che le nostre richieste di superare i contenuti della vecchia ordinanza non sono state ascoltate.
Sin da subito abbiamo contestato fortemente un modello di scuola in cui le possibilità di accesso all’istruzione fossero legate alle scelte effettuate direttamente dalle famiglie, magari in base alle loro possibilità economiche e/o famigliari, facendo venir meno, o comunque indebolendo, di fatto, le responsabilità della scuola nel garantire eguali possibilità di accesso al diritto allo studio e di tutela del diritto alla salute.
Riteniamo che dichiarazioni quali "agli studenti che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza" rappresentino, a loro volta, l’ennesima invasione di campo sull’autonomia delle Istituzioni scolastiche su cui, ci auguriamo, intervenga la Ministra Azzolina, se non altro a tutela dell’autonomia di quelle scuole che il suo ministero rappresenta.
Al di là di tutti questi aspetti pregnanti, l’ordinanza n. 433, tentando di porre rimedio all’invasione di competenze operata dalla precedente, crea, proprio per l’eliminazione della parte sulla giustificazione delle assenze, nuovi scenari problematici per le scuole a causa della arzigogolata architettura creata dai provvedimenti stessi.
Quindi, poiché dopo la falsa ripartenza di settembre non possiamo permetterci di essere impreparati anche al rientro dalle vacanze natalizie, riteniamo assolutamente urgente e necessario avviare un percorso condiviso di confronto su tutte quelle tematiche che creano le giuste condizioni per permettere alle scuole di lavorare con efficacia ed efficienza, nella piena garanzia della sicurezza di lavoratori, studenti e famiglie. Noi, al di là delle polemiche, garantiamo, come sempre, la disponibilità al confronto serio e costruttivo per il bene comune delle scuole pugliesi.
A tal fine riteniamo perciò auspicabile che nella nostra Regione sia convocato, quanto prima, un tavolo tecnico che, sulla falsariga di quanto previsto dal DPCM del 3 dicembre 2020 presso ciascuna Prefettura-UTG (Ufficio Territoriale del Governo), organizzi e definisca - con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali - gli interventi necessari a garantire tutte quelle azioni che permettano il riassetto del trasporto degli studenti (aumento dei mezzi e adattamento degli orari delle corse), la revisione delle misure di prevenzione del rischio di contagio nelle scuole (nuovi ambienti scolastici, setting d’aula, distanziamento sociale e dispositivi di protezione individuale), l’accelerazione delle procedure di reclutamento dei tracciatori, un sistema di monitoraggio in loco, periodico e strutturale, e l’istituzione di presìdi sanitari in ogni scuola.