28 ottobre 1922, la Marcia su Roma: ce ne parla il vicepresidente dell'ANPPIA Sardegna
L'inizio di un incubo
Occorre rileggere la storia per capire il presente ed evitare il ripetersi di errori del passato. Molto umilmente è quello che cerca di fare la Scuola del Popolo. Cento anni fa, il 28 ottobre, ebbe inizio (anche se la marcia durò concretamente dal 26 al 30 ottobre 1922) quella che fu chiamata la Marcia su Roma, attraverso la quale Mussolini diede avvio al ventennio fascista. Tante le responsabilità e le collaborazioni che favorirono questo evento, a partire dal Re Vittorio Emanuele III di Savoia (Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia) che lo chiamò al governo invece di bloccare l'aggressione allo Stato non firmando il decreto del Capo del Governo Luigi Facta, la cui decisione di ordinare lo "stato d'assedio" avrebbe scoperto il bluff di Mussolini. Una decisione, questa di Vittorio Emanuele III, che costò all'Italia 320 mila morti durante la seconda guerra mondiale vent'anni dopo.
Ci rilegge questa pagina di storia il Prof. Lorenzo Di Biase, vicepresidente dell'ANPPIA Sardegna. Buon ascolto.