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Dimensionamento scolastico in Sardegna: sindacati incontrano l'Assessore Regionale

Per la FLC CGIL l'unica cosa da fare è "il rinvio di ogni operazione sul dimensionamento, con l'avvio prima di una discussione sul sistema scolastico e formativo della regione".

26/01/2012
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A cura della FLC CGIL Sardegna

Mercoledì 25 gennaio si è tenuto l'incontro con l'Assessore Regionale sul dimensionamento della rete scolastica.

L'Assessore ha aperto dando conto della interlocuzione avuta con il Ministero dell'Istruzione sulla tematica del dimensionamento, anche con la produzione di una proposta al Ministro da parte della IX Commissione della Conferenza delle Regioni.

L'incontro però non ha sortito ulteriori disponibilità oltre a quelle già conosciute e versate nelle note ministeriali, la cui allegazione alle Linee guida regionali abbiamo criticato.

L'Assessore Regionale, a distanza di pochissimi giorni dalla scadenza, non è ancora in grado di dire quale è il "tributo numerico" di autonomie scolastiche preteso alla Sardegna in termini di risparmio finanziario.

Si continua a far riferimento alla nota ministeriale n 8220 del 7 ottobre 2011 che per il solo 1° Ciclo, infanzia, primaria e  secondaria di 1° grado, prevede come "numero ideale di istituti comprensivi" (modello elevato a sistema, con media provinciale di 1000 alunni per ciascun istituto) solo 201 autonomie sulle 254 attuali.

Aggiungendo poi un "sacrificio" sul secondo ciclo l'Assessore buttava lì un numero di 58 autonomie da far fuori, il 15% del totale. Dunque si prendeva per buono il massimo del sacrificio possibile conteggiato dal Ministero. Assurdo!

L'Assessore ha persino assurdamente e confusamente parlato di richiesta di risorse per "rimpolpare" le indennità di reggenza. Ha parlato genericamente di valorizzazione degli indirizzi tecnici, della non attivazione di nuovi indirizzi, del rilancio degli ITS.

Ci ha consegnato l'ultima versione della Bozza di Linee Guida. Ha poi detto che venerdì la Giunta Regionale avrebbe affrontato, finalmente verrebbe da dire, l'argomento del dimensionamento, dando notizia anche della prossima venuta del Ministro in Sardegna.

La FLC CGIL ha aperto il giro degli interventi denunciando l'approssimazione, la fretta, la mancanza di qualsiasi idea di servizio scolastico per la Sardegna, la completa sudditanza e assenza di esercizio di autonomia regionale, presentando anche i tratti salienti del documento unitario.

Ha concluso dicendo che l'unica cosa da fare era il rinvio di ogni operazione sul dimensionamento, con l'avvio prima di una discussione sul sistema scolastico e formativo sardo, anche in ordine ad una legge regionale di riforma, per arrivare poi a decisioni condivise.

Si sono succeduti gli altri interventi, indi, su nostra sollecitazione in ordine ad un accenno dell'Assessore alla necessità di andare avanti con decisioni condivise ed alla disponibilità rispetto a tempi più distesi, è emersa la proposta di un fronte comune volto a "rivendicare" dal Ministro, anche in occasione della sua venuta, una considerazione particolare per la realtà sarda  definibile "area svantaggiata" meritevole di parametri più consoni alla sua specificità e alle sue necessità.

Da parte nostra, essendone in qualche modo artefice, è venuta la condivisione sulla ipotesi di lavoro anche a breve termine, che deve però essere in grado di fermare il processo in atto.

In questo senso si è concluso l'incontro, con il suo aggiornamento a brevissima scadenza.