Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Sardegna » Grande partecipazione alla manifestazione promossa dalla FLC CGIL

Grande partecipazione alla manifestazione promossa dalla FLC CGIL

Unico assente: l'Assessore Regionale all'Istruzione

24/06/2011
Decrease text size Increase  text size

A cura di FLC CGIL Sardegna

Grande partecipazione alla manifestazione della FLC CGIL della Sardegna... ragazzi, studenti, famiglie, sindaci ed assessori, consiglieri comunali e provinciali,  precari della scuola, docenti ed ATA... da ogni parte della Sardegna.

Quasi un migliaio di presenze, un tripudio di bandiere della FLC di Cagliari, Nuoro, Sassari, Oristano, Sanluri-Villacidro, Carbonia-Iglesias.
 
Le scuole chiuse ma ... i diritti non vanno in ferie... o meglio la lotta per la loro difesa continua, anche sotto il solleone!
 
Unico assente: proprio l'Assesore Regionale della Pubblica Istruzione... che non ha avuto la sensibilità di trattenersi, dopo però essersi abbondantemente fatto intervistare nel suo ufficio, e se ne è andato via, senza incontrare una delegazione dei manifestanti...
 
Gli avremmo detto, e glielo diciamo ora, che esiste una sua responsabilità: quella di non mettere in campo alcuna reazione contro i tagli ministeriali, di subirli e addirittura di agevolarli con improvvide, ma deboli, azioni sostituitive con i denari del bilancio regionale.
 
Gli avremmo detto che è inaccettabile che non senta il bisogno di reagire con forza per ribaltare la vergogna dell'ulteriore porta sbattuta in faccia, col taglio dei corsi serali, a quei giovani che, dopo essere stati espulsi dalla scuola, si riavvicinano all'istruzione per cercare di guadagnare un titolo di studio, nella consapevolezza che senza si sta peggio.
 
Gli avremmo detto che non ci stiamo ai tagli del tempo pieno, del tempo scuola, delle classi e sezioni, dei posti di lavoro... che la scuola pubblica e l'istruzione sono un bene essenziale, come il pane, un bene pubblico, un bene comune, come l'aria come l'acqua...
 
Gli avremmo detto che è illogico che si spenda di più per le scuole materne private in regione, di più per poche decine di miglaia di studenti delle scuole private, che per le scuole pubbliche sarde, dove stanno oltre 200.000 alunni.
 
Gli avremmo detto che scuola digitale, piano regionale di interventi, disegni di riforma, senza intervenire sui nodi strutturali del sistema, quali appunto organici, edilizia scolastica, dispersione scolastica, sono o misure del tutto inadeguate o sono destinate a fallire miseramente...
 
Il sit in di oggi voleva guadagnare l'impegno delle Istituzioni regionali nella difesa e valorizzazione del sistema scolastico pubblico isolano: l'Assessore Regionale ha perduto una importante occasione evitando di interloquire con i partecipanti alla manifestazione.
 
L'assessore regionale della pubblica istruzione non c'era... c'era invece tanta società sarda che gli chiede conto non solo e non tanto della sua insensibilità ma soprattutto della sua passività e della sua inerzia ....