Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Sardegna » Oristano » Concluso "Un fine d'anno di cultura" della Scuola del Popolo ad Uras

Concluso "Un fine d'anno di cultura" della Scuola del Popolo ad Uras

Damnato ad metalla, tra vecchie e nuove schiavitù

11/12/2023
Decrease text size Increase  text size

Davanti ad un pubblico attentissimo l'autore Francesco Carta ha presentato il libro "Damnato ad metalla", sabato 9 dicembre nella sala polivalente di via Roma ad Uras. Questo romanzo storico, ambientato nella mitica città di "Metalla" nascosta nei monti del Fluminese nel Sulcis, è diventato occasione e spunto per parlare della libertà di pensiero e di come ancora oggi la schiavitù, sia ancora presente. Ovviamente una schiavitù non conclamata eppure concreta, subdola, non meno spietata e feroce di allora. Del resto era questo il fil rouge che ha collegato i vari eventi di questo "Fine d'anno" organizzato dall'Auser e dalla Scuola del Popolo di Uras. Si era iniziato con gli "Antifascisti sardi" finiti al confino per avere espresso un pensiero contro il fascismo, una parola o il semplice sospetto che questo fosse avvenuto. Si è discusso poi di "Salario minimo" lo scorso 2 dicembre e di come il lavoro non adeguatamente retribuito sia di fatto anticostituzionale, per arrivare a parlare di antiche e moderne schiavitù. L'incontro è stato preceduto dalla lettura di alcune pagine del romanzo, lettura curata da Tonino Melis. attraverso la quale si è potuto apprezzare lo stile asciutto ma efficace utilizzato dall'autore. Il moderatore Ivo Vacca, per la Scuola del Popolo, ha suggerito una riflessione collegando la pena inflitta al protagonista del romanzo, un nobile romano dell'epoca augustea condannato alla "Damnatio ad metalla" per avere espresso un'opinione non gradita al potere, alla condizione degli schiavi utilizzati nelle miniere. Un trattamento spietato ma non dissimile nella sostanza, non certo nella violenza fisica, dal trattamento riservato a chi finisce nel sistema del "caporalato", purtroppo presente anche nella  provincia di Oristano. Donne e uomini obbligati a sottostare al volere di altri; altri fattisi padroni del loro destino col ricatto economico. Uomini e donne visti solo come occasione di profitto, senza alcuna dignità né diritto. Di questo ha parlato ampiamente Roberta Manca, Segretaria della Flai territoriale, che non si è limitata a riportare numeri e dati, ma ha integrato il suo intervento con esperienze personali vissute a contatto con alcune vittime di questo sistema. Dopo alcuni interventi del pubblico, incuriositi dall'epoca in cui era stato ambientato il romanzo, si è deciso di rimandare il quarto evento programmato spostandolo al mese di gennaio, per la concomitanza di altri eventi in occasione delle feste natalizie, rinviati nelle settimane precedenti a causa delle cattive condizioni atmosferiche.