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"Dimmi che destino avrò" di Peter Marcias, ieri presente tra il pubblico

La Scuola del Popolo e l'Auser di Uras, tra cinema e inclusione sociale.

10/08/2022
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Secondo appuntamento speciale del viaggio cinematografico nel cinema sardo davanti ad un attento pubblico in cui si notava una significativa rappresentanza di etnia rom, residente in questo piccolo centro. All'Auser di Uras serata dedicata al cinema di Peter Marcias, regista e documentarista di origini uresi. Affermato autore di titoli quali "Tutte le storie di Piera" e dell'ultimo "Nilde Iotti - Il tempo delle donne", nella sede di via Eleonora d'Arborea è stato proiettato uno dei suoi maggiori successi nel versante lungometraggio. "Dimmi che destino avrò" racconta di un commissario che indaga su un misterioso rapimento all'interno di un campo rom alla periferia di Cagliari. L'indagine diventa occasione di incontri umani, di amicizia e confronto tra due mondi apparentemente lontani. Film di impegno civile, di destini individuali che cambiano la loro prospettiva esistenziale e professionale. Ospite della serata il regista, il quale ha ricordato la nascita di quel progetto, grazie all'incontro con lo scrittore e sceneggiatore Gianni Loy e Anna Ruggiu che lo introdusse alla realtà dei campi rom nell'hinterland cagliaritano. Mesi di preparazione, racconta ancora Marcias, hanno contribuito alla realizzazione della pellicola sensibile ad una tematica sempre viva e ahinoi attuale: i pregiudizi verso gli altri e l'integrazione. Se il film ha colto nel segno, anche i numerosi utenti presenti alla serata hanno accolto con entusiasmo "Dimmi che destino avrò". L'apericena conclusiva ha portato testimonianza diretta del carattere sociale e inclusivo della collaborazione tra l'Auser, la Scuola del Popolo CGIL e il CPIA 4 di Oristano.