Il sardo, una lingua...per non perdersi
Una iniziativa dell'Auser di Uras e Scuola del Popolo di Oristano.
Prosegue l'attività di approfondimento dei temi della cultura popolare, all'interno della rubrica "Contus e chistionis", gestita dall'Auser di Uras dalla Prof.ssa Nora Piras e da Vitalia Piras.
Un lavoro lungo che ha ripercorso la vita del piccolo centro del Campidano di Oristano incrociando notizie e racconti già registrati negli anni precedenti con nuove testimonianze raccolte dalla viva voce dei nuovi corsisti.
La riscoperta di una cultura ricca e variegata, che ha abbracciato ricordi degli anziani con una rilettura dei fatti storici dei quali è stata teatro nel periodo "giudicale", come ad esempio con la battaglia che vide i sardi sconfiggere le truppe del Viceré d'Aragona. In questo contesto è nata l'iniziativa "Il sardo, una lingua...per non perdersi" che vedrà gli interventi del Sig. Giovanni Casciu, curatore del vocabolario sardo-italiano e italiano sardo e Vincenzo Pisanu, conosciutissimo e pluripremiato poeta che utilizza il sardo per i suoi lavori.
Una rivalutazione della cultura popolare quindi, sarda in questo caso, come scelta di resilienza per una cultura globalizzata che tende ad omogeneizzare gusti rendendo le scelte personali sempre più uniformi e standardizzate. Vero obiettivo, questo, di chi vede e considera le persone solamente come "consumatori" prima ancora che "donne e uomini".
Di qui la necessità di preservare la positività anche attraverso uno studio attento e critico e non semplicemente riproponendo una tradizione che, a sua volta, rischia di diventare tradizionalismo reazionario, come affermava Antonio Gramsci. L'iniziativa si terrà il prossimo venerdì 16 giugno, alle ore 18, presso la sede Auser di Uras in via Eleonora 123.