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La classe operaia va in paradiso

Prosegue l'attività della Scuola del Popolo ad Uras (Oristano).

30/11/2021
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Nei giorni scorsi ha proseguito l'attività il corso, gestito dal Cpia n. 4 di Oristano, che si tiene nel Comune di Uras, piccolo centro dell'Oristanese. Un viaggio nel tempo con la seconda pellicola in programma per il ciclo "Storie di lavoro al cinematografo" che approda ai primi anni settanta. L'automazione, l'alienazione e il cottimo prevalgono, la vita in fabbrica si è fatta frenetica e insostenibile. L'operaio modello Lulù Massa ne incarna il prototipo ma qualcosa si inceppa e lui prende coscienza della propria condizione. Farsi licenziare o contrattare? Seguire le sirene rivoluzionarie degli studenti o il pragmatismo dei sindacati? "La classe operaia va in paradiso", di Elio Petri con Gian Maria Volonté protagonista assoluto, è un capolavoro entrato nell'immaginario cinematografico. In chiave grottesca racconta il mondo del lavoro della seconda metà del novecento. Premiato a Cannes nel '72. La proiezione del film è stata l'occasione anche per l'inaugurazione di un super schermo acquistato dall'Auser con il contributo della Cgil di Oristano, che sperimenta questa esperienza all'interno del progetto "non è mai troppo tardi" in collaborazione con l'Auser di Uras. L'attività è poi proseguita con un ampio dibattito, non teorico ma basato su esperienze vere e concrete, vissute da alcuni corsisti sulla propria pelle negli anni 60, proprio in fabbriche simili a quelle di Lulù Massa. Alienazione, fatica, sfruttamento ma anche occasione di crescita culturale e politica, nella scuola della fabbrica dove spesso è avvenuta la scoperta del sindacato. Emozioni e empatia quindi, quelle provocate da Gian Maria Volontè, che si sono concluse con panini caldi e mortadella, nella migliore tradizione dell'Auser di Uras.