"Pentzamentus crabarissus"
La nuova rubrica della Scuola del Popolo.
Ha debuttato domenica scorsa, 27 marzo, la nuova rubrica che si occuperà di cultura sarda, con particolare attenzione alla realtà di una importante cittadina dell'Oristanese: Cabras. Una cittadina che dispone di un territorio di notevole bellezza, la cui fama è esplosa a seguito del ritrovamento delle statue in pietra, i famosi "Giganti di Mont'e Prama", considerata una delle scoperte archeologiche di maggior rilievo del XX secolo. Ma Cabras era, ed è, conosciuta anche per altri aspetti, a partire dall'Area Marina Protetta "Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre", per il suo mare pescosissimo o per la produzione di bottarga. Magari qualcuno la ricorda, invece, per il romanzo di Enrico Costa "La bella di Cabras", ambientato tra Cabras e Oristano nell'800, o magari per "la corsa degli scalzi" che coinvolge l'intera cittadina (covid permettendo) nella prima domenica di settembre e il sabato che la precede. Ma come non ricordare le rovine di Tharros, o le spiagge di quarzo rosa, verde o bianco di Mari Ermi o Is Arutas? Proprio a Cabras nasce questa rubrica dal titolo "Pentzamentus Crabarissus", che sarà gestita dal Prof. Nando Sechi. Poesie e suggestioni in sardo, nella variante campidanese, ma anche poesie in italiano per parlare di questa società cabrarese fatta di pescatori e di persone abituate al bello e a dare del tu alla storia. Abbiamo inziato con la poesia "Arragodu" (in Italiano Ricordo): un "ricordo" che diventa occasione per disegnare, con un veloce schizzo in bianco e nero di un tempo andato, il crescere di un ragazzo, oggi uomo. Il testo della traduzione verrà allegato alla pubblicazione del video, l'appuntamento è previsto la domenica, con cadenza quindicinale.
Il video, sarà inoltre disponibile, sul canale Youtube della Scuola del Popolo di Oristano. Invitiamo tutti a volersi iscrivere a questo canale Youtube e a condividere questa iniziativa.