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Sezioni primavera. Firmate le intese in Umbria e Sardegna

Con Umbria e Sardegna sono sette le Regioni che hanno finalmente concluso le Intese sulle sezioni primavera per l'a.s. 2008-2009.

25/06/2008
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Come per le altre Intese anche quelle sottoscritte in Umbria e Sardegna riportano nelle premesse quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2007, dall'Accordo Quadro Stato-Regioni del 14 giugno 2007 e del 20 marzo 2008 dalla Direttiva n. 37/08.

La Regione autonoma della Sardegna mette a disposizione ulteriori risorse per 500.000 euro che permetteranno il funzionamento di altre sezioni (da un minimo di 20 sezioni ad un massimo di50) oltre quelle finanziate con contributo statale. L'ulteriore finanziamento sarà destinato ai progetti valutati positivamente nel 2007 che non sono stati avviati per mancanza di risorse.

L'intesa della Regione Umbria non prevede ulteriori finanziamenti oltre il contributo statale e durante il suo iter non ha visto il minimo coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali nonostante la loro richiesta di una partecipazione al tavolo regionale. La segreteria della FLC Cgil in una conferenza stampa tenuta oggi per denunciare la drammatica situazione dei tagli agli organici regionali ha fermamente criticato il metodo seguito dall'assessore all'istruzione regionale che ha informato le Organizzazioni sindacali della firma dell'Intesa quando questa era già avvenuta. La FLC, insieme alla CGIL e alla FP, insieme alla denuncia del metodo seguito hanno auspicato un approccio diverso da parte dell'istituzione regionale sul versante delle relazioni sindacali.

Di seguito la parte della conferenza stampa della FLC Cgil Umbria relativa all'Intesa sulle sezioni primavera.

Roma, 25 giugno 2008
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(…) In questo quadro già di per sé drammatico, si inserisce poi l'atteggiamento della Regione Umbria e in particolare dell'assessore all'Istruzione Maria Prodi che secondo la Cgil complica ulteriormente le cose. In particolare, il sindacato denuncia il comportamento tenuto dall'assessore rispetto alla sperimentazione delle “sezioni primavera”, rivolte ai bambini dai 24 ai 36 mesi. “Sulla questione – ha spiegato ancora Giuliana Renelli – Segretaria generale regionale della FLC Cgil - la concertazione con il sindacato non era obbligatoria, ma in molte regioni, anche di centrodestra, è stata comunque fatta. Qui da noi invece non solo non siamo stati partecipi delle scelte, non solo non siamo ancora riusciti a conoscere gli esiti del monitoraggio del primo anno di sperimentazione, ma abbiamo anche ricevuto lo sgarbo di essere convocati in Regione 24 ore dopo l'approvazione dell'intesa con l'Ufficio scolastico e l'Anci, quindi a giochi fatti. Questo atteggiamento – ha concluso la segretaria FLC – ci pare assolutamente grave e inaccettabile”. Sull'importanza della denuncia fatta dalla FLC ha insistito anche Serena Moriondo, segretaria regionale Cgil. “Insieme ai sindacati di scuola e Funzione pubblica – ha detto - chiediamo alla Regione coerenza rispetto ai contenuti del Patto per lo sviluppo che fa della concertazione con i sindacati un elemento centrale della programmazione pubblica, con particolare riguardo alle politiche educative e ai servizi all'infanzia. Invece, questa Regione per due anni ha rifiutato la concertazione sulla programmazione di questa importante sperimentazione. Crediamo che serva un approccio del tutto diverso”.

FLC Cgil Umbria