Tagli agli organici, la FLC CGIL Sardegna organizza un presidio
Appuntamento il 24 giugno per denunciare l'impoverimento della regione sul versante del diritto all'istruzione e alla formazione.
A cura della FLC CGIL Sardegna
Adesso Basta!
Nel più completo disinteresse delle Istituzioni Regionali si sta consumando proprio in questi giorni, con l'operato dell'Ufficio Scolastico Regionale, l'ennesimo violento attacco alla scuola pubblica isolana. Mentre si parla di scuola digitale e di piano regionale di intervento sulla scuola, la Regione assiste inerme allo scempio dei tagli forsennati di docenti, tempo scuola, classi e discipline scolastiche…
Sta avvenendo un forte impoverimento della nostra regione sul versante del diritto all'istruzione e alla formazione.
Non vengono aperte, anche in presenza delle condizioni garantite dagli Enti Locali, le necessarie sezioni di scuola dell'infanzia, viene negato il tempo pieno o eliminato il tempo lungo e prolungato nella scuola primaria e secondaria di primo grado, viene negato il sostegno agli alunni disabili, spazzato via l'insegnamento della lingua straniera, ridotti ai minimi termini i Centri Territoriali degli Adulti (CTP).
Viene addirittura negata la costituzione di nuove classi pur in presenza delle iscrizioni degli alunni, negando il diritto di scelta delle famiglie e degli studenti, nonostante nei progetti di riforma regionale si straparli di libertà di scelta.
Nelle scuole secondarie di secondo grado soprattutto, in questi giorni, si assiste all'apoteosi dei diritti negati… Per gli studenti sardi non esiste il diritto di scelta, non valgono le difficoltà di spostamento, le condizioni socio economiche, men che meno inclinazioni e attitudini.
Non valgono le opportunità della formazione permanente, gli obiettivi europei di long life learning. Dunque il desiderio di lavoratori o disoccupati, di giovani, di cittadini, di stranieri di migliorare la propria posizione, di costruire una migliore integrazione ed inclusione sociale viene radicalmente annullato vanificando ogni loro sforzo. Parliamo in questo caso dei Corsi serali e dei CTP…
Il caso di soppressione di classi intermedie, o finali addirittura, in numerose scuole superiori è davvero scandaloso: viene non solo impedito ma anche interrotto all'improvviso un percorso di studi azzerando i sacrifici di anni di studi e sprecando le già impiegate, notevoli, risorse economiche …
Sono queste le azioni di lotta alla dispersione scolastica? Più probabilmente sono ulteriori e volgari favori per i “diplomifici” privati…
Di fronte alla grave situazione occupazionale della Sardegna diventa ancor più inaccettabile la distruzione di lavoro che si sta perpetrando con i tagli del personale scolastico. Migliaia di precari della scuola perderanno ogni occasione di occupazione.
Non crediamo che le deboli misure sostitutive del piano regionale di interventi, sul ripristino provvisorio di alcune occasioni di tempo pieno o di quarte classi professionali, siano la strada giusta.
Chiediamo all'Assessore Regionale della Pubblica Istruzione di aprire una forte vertenzialità con l'Ufficio Scolastico Regionale sui tagli della scuola sarda, con il Ministero dell'Istruzione perché sia garantito il diritto all'istruzione e alla formazione in Sardegna, il diritto al lavoro del personale precario della scuola.
Le forti proteste che si stanno levando in ogni angolo della Sardegna accomunano docenti, studenti, famiglie, precari della scuola, sindaci e assessori provinciali, associazioni e movimenti,
Per queste ragioni la FLC CGIL della Sardegna raccogliendo e sostenendo questa giusta protesta organizza un
SIT-IN
Venerdì 24 giugno 2011, alle ore 11,00
di fronte alla Sede dell'Assessorato Regionale della pubblica istruzione
in Viale Trieste, 186 a Cagliari
Chiamiamo alla partecipazione docenti, studenti, famiglie, precari della scuola, sindaci e assessori provinciali, associazioni e movimenti.
Cagliari, 18 giugno 2011