Crollo alla scuola di Favara: che fine hanno fatto le “scuole sicure” promesse dal governo?
CGIL e FLC CGIL scrivono al Prefetto.
A cura della CGIL e FLC CGIL Agrigento
La notizia di oggi (9 ottobre, ndr) di un bambino e di una maestra rimasti lievemente feriti nella scuola “Don Bosco” di Via Della Grazia, a Favara, dopo essere stato colpito da alcuni pezzi di intonaco che si sono staccati dal soffitto della sua classe, provoca dolore e rabbia.
Il Governo ha strombazzato ai quattro venti massicci interventi manutentivi nelle scuole, “scuole belle”, “scuole sicure” e “scuole nuove”, almeno in Provincia di Agrigento, restano una chimera!
L’On. Davide Faraone, e la Ministro Stefania Giannini il 7 agosto scorso , nel presentare l’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica, hanno definito "una giornata storica per l'edilizia scolastica del nostro Paese… con questa Anagrafe, ora, conosciamo le condizioni dettagliate di ciascun edificio. Una fotografia - hanno aggiunto - che ci consente anche di poter programmare e investire al meglio i 3 miliardi e mezzo già disponibili per realizzare gli interventi laddove sono necessari, per abbellire, riqualificare e costruire scuole innovative".
Possibile che Agrigento sia saltata in questa verifica?
Possibile che non sia possibile verificare, scuola per scuola, lo stato dei manufatti per poter pianificare gli interventi, almeno quelli urgenti?
Basterebbe leggere il “rapporto” di “Cittadinanzattiva” per avere un quadro realistico della condizione delle classi delle scuole italiane. In quel rapporto si sostiene che:
- Quattro edifici su dieci hanno una manutenzione carente;
- oltre uno su cinque presenta lesioni strutturali;
- in quasi la metà dei casi gli interventi strutturali non sono stati effettuati";
- Più della metà delle scuole, inoltre, si trova in zona a rischio sismico;
- più di una su dieci a rischio idrogeologico;
- mancano all'appello in anagrafe parecchie scuole, soprattutto delle regioni meridionali, e plessi considerati sicuri continuano;
- e ancora: banchi e sedie rotti e non a norma nella metà delle aule.
E come se non bastasse "in più di una scuola su quattro l'impianto elettrico è completamente o parzialmente inadeguato" e molti plessi presentano ancora barriere architettoniche insormontabili per i portatori di handicap.
Qual è la situazione della Provincia di Agrigento?
Qualcuno dice che nessuna Scuola della nostra provincia abbia il “certificato di staticità”… Possibile? Chi verifica?
Occorre che con urgenza, senza aspettare altri incidenti, le Autorità Comunali e quelle scolastiche, avviino le necessarie verifiche e la segnalazione degli interventi che occorrono.
Chiediamo al Prefetto di farsi parte attiva di questo processo, sollecitando le predette Autorità, se non lo hanno già redatto, a predisporre queste schede.
Occorre restituire serenità ai bambini ed alle loro famiglie e agli operatori che in queste classi passano la loro vita.