Caltanissetta. La denuncia dei sindacati sui tagli degli organici del personale docente nella provincia
Proseguono le iniziative di protesta in Sicilia sui tagli agli organici della scuola.
FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS
Segreterie provinciali
Caltanissetta
AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
AL DIRETTORE GENERALE
DELL’USR SICILIA
AL DIRIGENTE DELL’USP
DI CALTANISSETTA
AL PREFETTO
DI CALTANISSETTA
AGLI ORGANI DI STAMPA
Le scriventi Organizzazioni Sindacali
esprimono
profonda contrarietà all’indiscriminato taglio effettuato dal MPI agli organici del personale docente.
Il decremento di 10.000 posti operato su tutto il territorio nazionale a fronte di una crescita complessiva di iscrizioni stimata dallo stesso Ministero in 10.000 unità di alunni, rappresenta l’ennesima incongruità di una politica scolastica rivolta a fare i conti soltanto con problemi di bilancio e non con una politica di investimenti capace di vedere nel sistema di istruzione un’opportunità di sviluppo per l’intero Paese.
Se è vero che nelle regioni meridionali a causa del fenomeno migratorio si registra un calo nelle iscrizioni degli alunni, è anche vero che il taglio effettuato è di gran lunga superiore alla contrazione stessa.
Il prezzo che le scuole delle province siciliane stanno pagando a causa della miopia ministeriale comincia ad emergere in tutta la sua drammaticità: dei 1.727 posti sottratti alle scuole dell’isola, 889 posti riguardano la scuola primaria; la provincia di Caltanissetta, in quest’ordine di scuola, subisce una contrazione di 76 posti e almeno altri 100 se ne prevedono negli altri ordini e gradi di scuola.
L’informativa fornita dal Dirigente dell’USP, relativamente alla scuola primaria, ha fatto registrare, rispetto a quanto richiesto dai dirigenti scolastici, un taglio di 22 classi; ciò comporterà effetti gravissimi nel nostro territorio: chiusura di piccoli plessi, classi sovraffollate anche in presenza di alunni disabili, riduzione delle condizioni di sicurezza degli alunni, impoverimento dell’offerta formativa.
Il taglio effettuato nelle scuole della province di Caltanissetta, tra l’altro, non trova alcuna giustificazione col calo delle iscrizioni che risulta essere di gran lunga inferiore alle stime ministeriali: sono 225 gli alunni in meno rispetto allo scorso anno e non 555 come previsto dal Ministero.
La forte contrazione operata nelle scuola primaria penalizza l’intero territorio non soltanto sotto il profilo dell’efficacia degli interventi didattici, ma anche sotto l’aspetto occupazionale e della stabilità del posto di lavoro.
Infatti, questa volta, il pesante taglio non tocca i soli posti vacanti ma anche quelli occupati dal personale di ruolo: sono 23 i docenti in esubero nelle scuole della nostra provincia.
Ciò andrà ad incidere in modo estremamente negativo sulla mobilità territoriale del personale e soprattutto sulle immissioni in ruolo: in sostanza nessun precario potrà accedere per quest’anno scolastico ai ruoli della scuola primaria né tanto meno potrà aspirare alle supplenze annuali.
Le Organizzazione sindacali nel denunciare le scelte operate dal M.P.I.
invitano
i soggetti istituzionali in indirizzo ad attivare tutte le procedure idonee per garantire il diritto allo studio nella provincia di Caltanissetta;
proclamano
la mobilitazione della categoria;
si riservano
di avviare adeguate forme di lotta per consentire alle scuole della provincia di produrre un’offerta formativa adeguata alle legittime aspettative degli studenti e delle famiglie.
I SEGRETARI PROVINCIALI
FLC CGIL - Domenica CASTRONOVO
CISL SCUOLA - Giusepe INGRAO
UIL SCUOLA - Michele MILIA
SNALS - Biagio RIGGI