Conservatorio di Catania, la FLC CGIL Sicilia: "Nuovo anno a rischio, governo intervenga"
Il conservatorio "Vincenzo Bellini" di Catania rischia di chiudere a causa del mancato stanziamento dei fondi da parte degli enti capofila del Consorzio che lo gestisce.
A cura della FLC CGIL Sicilia
Catania, 30 luglio 2018 - “Il conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, il più grande non statale d’Europa per numero di iscritti e per area geografica servita e primo in Italia per laureati, rischia di chiudere a causa del mancato stanziamento dei fondi da parte degli enti capofila del Consorzio che lo gestisce. Per questo chiediamo al governo nazionale di intervenire con un provvedimento d’urgenza al fine di stanziare le risorse necessarie all’ordinaria amministrazione e velocizzare l’iter della statizzazione votata dal Parlamento nell’ultima legge finanziaria”. Lo dice Graziamaria Pistorino, segretaria generale della Flc Cgil Sicilia, che oggi ha partecipato ad un’assemblea dei lavoratori insieme a Antonella Distefano, segretaria della Flc di Catania, e Claudio Franchi, del Centro nazionale Flc Cgil.
“A partire dal mese di agosto – aggiunge – l’istituto non ha le risorse per pagare gli stipendi del personale. Questo perché il Comune di Catania, da un alto, e la Città Metropolitana, dall’altro, non hanno stanziato le risorse dovute. Inoltre, proprio domani scade la durata del Consorzio che dal 1996 finanzia il Conservatorio”.
“Nell’attesa che si concluda il processo di statizzazione – conclude – c’è una fase di transizione che va governata, al fine di garantire la continuità delle attività didattiche. Il governo ed il Ministero dell’Istruzione non possono consentire che un ente così prestigioso ed importante subisca le ripercussioni delle difficoltà finanziare degli enti locali ai quali spetta il compito di sostenerlo”.