Formazione professionale: Sicilia, il MISE acquisisce richiesta di tavolo nazionale di crisi
Mercoledì 22 ottobre sciopero generale del comparto, proclamato dalla FLC CGIL regionale.
A cura dell’Ufficio stampa CGIL Sicilia
La richiesta di un tavolo nazionale di crisi sulla formazione professionale è stata oggi formalmente avanzata dalla FLC e dalla CGIL della Sicilia al Ministero dello sviluppo economico, mentre era in corso davanti alla sede del MISE un sit- in di lavoratori. Ed è l’oggetto adesso di un verbale che entro domani il MISE inoltrerà al ministro del Lavoro Poletti e alla Presidenza della regione siciliana.
Ne danno notizia CGIL e FLC CGIL Sicilia al termine dell’incontro con i funzionari del Mise che si occupano di crisi aziendali. “Abbiamo illustrato la drammaticità della situazione - riferiscono Giusto Scozzaro (FLC) e Monica Genovese (Cgil) - rispetto alla quale il governo regionale non riesce a dare risposte tempestive e credibili”. Cgil e FLC chiedono ora al governo nazionale “risposte immediate, vista la gravità della situazione, in termini di ammortizzatori sociali e di incentivi all’esodo”. Attualmente per la sola formazione professionale giacciono in Sicilia istanze di ammortizzatori sociali in deroga per 22 milioni. Dopo i sit-in di ieri e l’incontro di oggi si va domani allo sciopero generale del comparto, proclamato dalla FLC Sicilia, con manifestazione regionale in mattinata davanti palazzo d’Orleans, sede del governo. Quanto al decreto che sblocca i corsi dell’obbligo formativo, firmato ieri, Scozzaro e Genovese dicono: “È importante per noi registrare all’indomani della protesta una risposta del governo, con un’accelerazione in questo caso delle procedure. Resta però il fatto che a causa dei ritardi un percorso che un ragazzo dovrebbe compiere in tre anni dura invece cinque. È complessivamente una situazione insostenibile - concludono - alla quale trovare soluzioni di fondo”.