Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Sicilia » Formazione professionale: Sicilia, si evitino improvvisazioni e percorsi avventuristici

Formazione professionale: Sicilia, si evitino improvvisazioni e percorsi avventuristici

La FLC CGIL regionale per prima ha parlato di riforma del sistema della formazione professionale e sul tema del cambiamento sfida il presidente Crocetta.

25/03/2013
Decrease text size Increase  text size

A cura dell'Ufficio stampa CGIL Sicilia

“Considerato che i temi della trasparenza, dell’efficienza e della riforma del sistema della formazione professionale sono quelli che per primi Cgil e FLC hanno lanciato con l’iniziativa ‘Pagina bianca’, sfidiamo ora il governo Crocetta a realizzare davvero il cambiamento del sistema, ma senza salti nel buio e senza percorsi avventuristici e improvvisati”: lo dice Giusto Scozzaro, segretario generale della FLC Cgil Sicilia. “La ristrutturazione del sistema va fatta- sottolinea il sindacalista- e da anni Cgil e FLC la rivendicano, denunciando tutte le distorsioni clientelari che si sono create. Ma annunciare percorsi poco credibili, come quello dei corsi di riqualificazione di tutti i dipendenti, serve solo ad allontanare l’idea di una riforma che è urgente, indispensabile e va concordata con le parti sociali. Nei giorni scorsi Cgil e FLC hanno chiesto un incontro a Crocetta - prosegue - e aspettiamo di essere convocati, non certo per frenare la volontà riformatrice del governo, ma per sfidarlo sul terreno del cambiamento, noi che per anni in solitudine abbiamo denunciato il malaffare e le compromissioni di un sistema divenuto macchina per il consenso elettorale”.

La FLC CGIL specifica di “non avere nessuna volontà di difendere in sé e per sé gli enti gestori: diciamo no, però a un salto nel buio, senza un disegno riformatore chiaro”. Scozzaro critica inoltre il governo per la sua posizione sull’Avviso 20 che, dice, “rischia di causare la chiusura generalizzata degli enti e la conseguente disoccupazione in assenza di fondi sufficienti a garantire misure di solidarietà sociale”. “Dire che i fondi non ci sono - afferma Scozzaro - è fare disinformazione. Per i giovani ci sono 170 milioni del piano Forgio, 102 dei Fas, e 14 per attività di formazione destinati anche ai non giovani: si tratta di 286 milioni la stessa cifra che l’anno scorso, secondo una strada di due anni concordata da Ludovico Albert col ministro Barca, è andata a finanziare il sistema di formazione. Resta da trovare la soluzione per il terzo anno –specifica- ma dire che anche quest’anno i fondi non ci sono significa non dire il vero e volere precipitare, per scelte politiche che ci sfuggono, nel caos dall’oggi al domani il sistema di formazione professionale, sottraendogli l’unica certezza di cui gode in attesa della riforma”. La FLC CGIL annuncia iniziative di protesta a sostegno delle sue posizioni e “affinchè il governo cambi rotta rispetto a una deriva populista e demagogica che lo porta a fare di tutta l’erba un fascio, accomunando la nostra iniziativa a quella di altre organizzazioni, sindacali, e a improvvidi inviti a non scioperare, con una grave ingerenza sulle libertà sindacali costituzionalmente garantite”.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!