70 lavoratori del Liceo Ainis di Messina si astengono dalle attività aggiuntive
La protesta nazionale organizzata dalla FLC CGIL proseguirà fino al 22 marzo prossimo.
A cura della FLC CGIL Messina
A seguito dei tagli operati dal MIUR al MOF (Miglioramento dell’Offerta Formativa) per l’a.s. 2013/2014, 70 lavoratori del Liceo “Emilio Ainis” di Messina aderiscono alla protesta nazionale e sospendono le attività aggiuntive dal 3 al 22 marzo.
Le risorse economiche a disposizione dell’Istituto, infatti, decurtate del 50% rispetto allo scorso anno, non consentono in alcun modo di espletare le attività inserite nel POF, pertanto dopo una lunga e sofferta contrattazione fra le RSU ed il dirigente scolastico e ripetute assemblee sindacali, docenti e personale Ata sono giunti alla seguente determinazione: interrompere l’espletamento dei progetti pomeridiani, non avviare i corsi di recupero, non esprimere la disponibilità alla sostituzione dei colleghi assenti nelle classi, tutto fino al 22 marzo 2014.
Consapevoli della gravità della situazione, i lavoratori dell’Ainis hanno rivolto un appello agli studenti ed alle loro famiglie, chiedendo di condividere questa scelta dolorosa ma necessaria.
Di fronte ad un governo nazionale che proclama la “centralità della scuola“ è fondamentale infatti richiamare l’attenzione su un aspetto prioritario: l’autonomia scolastica senza risorse economiche è finita.
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Appello agli studenti del liceo Ainis ed alle loro famiglie
A scrivervi siamo 70 lavoratori del nostro Istituto - tra docenti e non docenti (Ata) - con l’intento di condividere con voi il difficile momento che sta attraversando la nostra scuola a seguito dei continui tagli alle risorse economiche operati negli ultimi tempi dal Ministero della P.I.
Quest’anno la situazione è particolarmente critica: il Fondo d’Istituto ha subito una decurtazione del 50% e, nonostante tutti gli sforzi fatti, risulta realmente impossibile far fronte alle necessità della scuola e mettere in atto tutte le attività previste dal Piano dell’Offerta Formativa (POF) all’ inizio d’anno scolastico.
Siamo stati costretti a cancellare progetti come “Progetto Biblioteca“ – “Disegnare con la luce”- “Non solo musica” ecc, che avevano una grande valenza formativa e che riscuotevano consenso presso gli studenti, mentre altre attività già avviate sono state fortemente ridotte rispetto al numero di ore previste; anche le aperture pomeridiane necessarie per l’espletamento delle attività extra curriculari della scuola sono messe a serio rischio per l’impossibilità di reperire i fondi necessari a garantire il servizio dei collaboratori scolastici.
Tale situazione, che è destinata a peggiorare nei prossimi anni, ci preoccupa e ci fa sentire impotenti di fronte alle scelte operate dai nostri governanti che impoveriscono progressivamente la scuola italiana, eliminandone di fatto l’autonomia. È per tale motivo, che dopo un confronto prolungato e sofferto, tutti noi abbiamo deciso di aderire alla protesta nazionale, che prevede la sospensione delle attività aggiuntive fino al 22 marzo 2014: forse, solo un forte segnale di dissenso condiviso attirerà l’attenzione sul mondo dell’Istruzione da parte di un nuovo governo che dichiara prioritaria “la centralità della scuola”.
È una scelta dolorosa finalizzata in special modo a tutelare le opportunità formative degli studenti, scelta che se non condivisa con alunni e famiglie - rischia di essere fraintesa: se per qualche settimana interromperemo i progetti pomeridiani, non effettueremo i corsi di recupero, talora non saremo disponibili a sostituire nelle classi i colleghi assenti, sarà per dare un segnale a chi oggi è chiamato a fare le scelte che oggi ricadono sulla scuola italiana.
Fiduciosi di trovare in tutti voi appoggio e comprensione, ci scusiamo per i possibili disagi che la nostra azione comporterà.
Il personale docente e non docente dell’Istituto Ainis