
Organici Sicilia: per l’a. s. 2007-2008 tagliati 1129 posti di personale docente!
Le OO.SS. valutano negativamente i tagli agli organici per la scuola siciliana in contrasto con le attese e le aspettative del sistema scolastico e dell’intera comunità regionale. Annunciate iniziative di mobilitazione


FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS-CONFSAL GILDA-UNAMS
SEGRETERIE REGIONALI DELLA SICILIA
COMUNICATO UNITARIO
SUI TAGLI AGLI ORGANICI DEL PERSONALE DOCENTE IN SICILIA
Il Ministero della Pubblica Istruzione , in attuazione della Legge Finanziaria per l’anno 2007 – da noi contestata e contrastata – ha determinato gli organici del personale della scuola per la Sicilia per l’anno scolastico 2007/2008, tagliando ben 1.129 posti di personale docente (il 16% del totale nazionale pari a 7.053 posti).
La Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale nell’incontro del 20 febbraio ha informato le OO.SS. regionali della scuola sui criteri di ripartizione provinciale degli organici e sulla distribuzione dei tagli previsti.
Le OO.SS valutano negativamente detti tagli, penalizzanti per la scuola siciliana e contrastanti con le attese e le aspettative del sistema scolastico e, con esso, dell’intera comunità regionale.
Detti tagli, oltre che pesanti, risultano incompatibili con la garanzia di una qualificata e diffusa offerta formativa del sistema scolastico , incoerenti con le esigenze reali e concrete delle scuole siciliane, e paradossalmente in una linea di continuità con i tagli operati dal passato Governo .
Negli ultimi anni la scuola siciliana ha perso oltre 5.000 posti, con la pesante conseguenza di non assicurare livelli ‘’ decenti ‘’ di reale fruizione del diritto allo studio, di non garantire i livelli occupazionali, di produrre centinaia di soprannumerari tra il personale di ruolo.
La politica ministeriale di sopravvalutare i decrementi demografici e di sottostimare gli aumenti effettivi di alunni (come sta avvenendo specie per la scuola secondaria superiore), pur in presenza di elevati rapporti alunni-classe, produrrà forzatamente, ancora una volta, situazioni di violazione delle stesse norme regolanti la costituzione della classi, l’integrazione degli alunni disabili, la capienza delle aule scolastiche.