Contratto “Istruzione e Ricerca”: a Palermo assemblea della FLC CGIL, più del 90% dice sì al rinnovo
All’incontro con le lavoratrici e i lavoratori ha partecipato anche il nostro segretario generale Francesco Sinopoli.
A cura della FLC CGIL Sicilia
Continua l’attività di consultazione dei lavoratori da parte della FLC CGIL sulla pre intesa, raggiunta il 9 febbraio scorso, sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. La stragrande maggioranza dei lavoratori che oggi a Palermo, presso i locali dell’I.T.I. Vittorio Emanuele III, ha partecipato all’assemblea si è detta favorevole.
“È stato un contratto sudato - ha detto il segretario generale Francesco Sinopoli - un contratto della ricostruzione negoziale. Noi crediamo che da qui si possa ripartire per garantire sempre di più i diritti alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola, dell’università, della ricerca, dell’alta formazione artistica e musicale. Questa assemblea ha un valore in sé, che è quello della democrazia. Noi crediamo, infatti, che l’ipotesi di accordo debba essere validata dai lavoratori”. Guarda la video intervista.
“Alcuni punti di valore della pre intesa - ha spiegato la segretaria nazionale Anna Maria Santoro - sono molto significativi. Tra questi l’affermazione della comunità educante, che serve a dare una visione di scuola che non è una scuola azienda, ma una scuola che ha un principio educativo incardinato sui valori della Costituzione e serve anche a riaffermare il valore del lavoro collegiale. Un altro punto di valore è la riscrittura delle relazioni sindacali. Infatti, ritornano al tavolo contrattuale materie che la legge “Brunetta” e la 107/15 ci avevano sottratto. Infine, abbiamo messo in sicurezza gli aumenti degli stipendi dei lavoratori. Cosa che non sarebbe stata possibile senza il contratto. Questo rinnovo serve a segnare un punto di partenza. Si chiude con 11 anni di disintermediazione e si guarda avanti”.
Soddisfazione è stata espressa dalla segretaria generale di Palermo Franca Giannola, “per la riuscita dell’assemblea che ha potuto permettere di fare chiarezza sui punti nodali del nuovo contratto e soprattutto ha permesso ai lavoratori di far esprimere le loro valutazioni sull’eventuale firma definitiva”.