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Reportage da Palermo: Contro il taglio degli organici Ata

Reportage da Palermo

05/10/2001
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Al Direttore generale per la Sicilia
Ministero Istruzione, Università e Ricerca
Dott. Michele Calascibetta
Via Fattori 60
Palermo

Le scriventi Organizzazioni Sindacali rappresentano alla S.V. la gravità della situazione in cui versa la scuola siciliana, soprattutto per il taglio degli organici del personale ATA, decreto 128 del 27 luglio 2001, che solo nella nostra isola riduce di circa 3500 unità il personale a disposizione delle scuola, quasi un quinto del totale nazionale.

Il taglio degli organici del personale ATA rappresenta una grave sottrazione di risorse alla scuola dell’autonomia, e proprio nel momento in cui alla stessa vengono affidati nuovi compiti ed aumenta il carico di lavoro del personale suddetto. Tale personale svolge infatti funzioni essenziali e non marginali nella scuola, e pertanto la riduzione è di pregiudizio per il conseguimento dei risultati attesi dalla riforma e cioè l’innalzamento dei livelli qualitativi ed esiti positivi del nostro sistema d’istruzione e formazione.

Gravissima è, inoltre, la ripercussione sul versante occupazionale in una realtà ad alto tasso di disoccupazione come quella siciliana e notevole la delusione di lavoratori che dopo tanti anni di lavoro precario dentro la scuola si sentivano ormai prossimi alla meritata stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro.

La giornata di mobilitazione odierna con un’assemblea sindacale e il sit-in di protesta ai quali hanno preso parte oltre cinquecento lavoratori provenienti in delegazione dalle varie province siciliane fa seguito a iniziative di lotta che si sono svolte nelle scorse settimane in vari territori e a incontri promossi dai dirigenti provinciali delle nostre OO.SS. con l’Amministrazione scolastica e gli organi di governo locali sulla gravità della situazione.

Asottolineare l’importanza che le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL annettono alla questione del taglio degli organici, in Sicilia sono presenti oggi a questo incontro le segreterie nazionali dei sindacati confederali della scuola con Righetti CGIL, Rossini CISL e Lacchei UIL

Le organizzazioni sindacali Le chiedono, nella sua qualità di Direttore generale per l’Istruzione, di intervenire presso il Ministero per rappresentare la gravità della situazione e il disagio in cuiversano le scuole e, pertanto, l’esigenza di ripristinare i posti soppressi.

Le scriventi OO.SS. si riservano ulteriori iniziative di mobilitazione e di lotta anche a livello nazionale affinché la scuola pubblica, con la sua alta funzione sociale, venga salvaguardata e sia destinataria della giusta attenzione delle pubbliche istituzioni, dei necessari sostegni finanziari edella giusta dotazione di personale. La diminuzione della dotazione del personale ATA, infatti, rientra in una serie di interventi, compresi quelli previsti nella finanziaria 2002 sulle supplenze, per l’attuazione delle riforme e il rinnovo dei contratti, che denotano la chiara volontà di colpire la scuola pubblica e di spianare la strada al sistema privato.

In tal senso la nostra iniziativa proseguirà nei confronti del Governo regionale per il ruolo che ha avuto e dovrà svolgere al fine di garantire a tutti il diritto allo studio e alla formazione e nei confronti delle amministrazioni locali. Proprio queste ultime, nella fase di predisposizione dei bilanci, devono stanziare risorse a sostegno della scuola dell’autonomia assumendosi le responsabilità che competono loro anche in termini finanziari. Senza tali interventi la scuola dell’autonomia diverrebbe la scuola della solitudine e sarebbe destinata al sicuro fallimento.

Inguaggiato, Bonomo, Leta

Roma, 5 ottobre 2001