"Sicilia Futuro": rischia di fallire il programma per borse di studio a laureati
La denuncia della FLC CGIL: “la regione ha stanziato un decimo di quanto previsto dall’Unione Europea”.
A cura dell'ufficio stampa CGIL Sicilia
Rischia di trasformarsi in una trappola finanziaria per i giovani e le loro famiglie il programma regionale Sicilia Futuro, finanziato dal Fondo sociale europeo, per l’erogazione di borse di studio a laureati che vogliano effettuare master e studi di specializzazione anche all’estero.
Lo denuncia la FLC CGIL Sicilia che chiede all’assessore regionale alla Formazione di “assicurare al più presto il completo finanziamento del programma, anticipando come richiesto dall’Ue le risorse necessarie, e di rivedere le modalità di erogazione, quindi i bandi, e di tassazione. L’obiettivo immediato - sostiene il sindacato - deve essere anche quello di fermare la macchina dello scoraggiamento rispetto a un programma che può dare risultati”. Attualmente dei 15 milioni previsti per il programma la regione ne ha impegnati solo 1,5 e l’erogazione dei finanziamenti è avvenuta con notevoli ritardi. “La conseguenza - dice Giusto Scozzaro, segretario generale della FLC Sicilia - è che i beneficiari hanno dovuto anticipare di tasca propria tutte le spese obbligando talora le famiglie a fidejussioni onerose. Tutto questo - rileva - ha evidentemente scoraggiato gli aspiranti, che sono stati meno di quanto si potesse prevedere con sole 65 borse di studio assegnate con il primo avviso e 120 beneficiari selezionati per il secondo e ancora in attesa di notizie e di finanziamenti”.
Scozzaro afferma di non ritenere “per niente tranquillizzanti le dichiarazioni dell’assessore Scilabra, a fronte del "problema di cassa" reso noto dall’Irfis. Così - aggiunge il segretario della FLC - si rischia di sprecare una grande opportunità di qualificazione per i nostri giovani più meritevoli perché a fronte delle criticità nei bandi e dei ritardi della regione nei finanziamenti il programma potrebbe avere sempre meno aspiranti beneficiari. Le risorse europee - osserva - andrebbero dunque perdute”. La FLC contesta anche i rimborsi post rendicontazione e l’applicazione sulle indennità mensili di una tassazione del 27,5%. “Non mi sembra il modo migliore - dice Scozzaro - di sostenere i giovani, la formazione e la ricerca. Se la Regione intende investire sul futuro- sottolinea- deve farlo a partire da interventi di questo genere, mirati a dare prospettive e a coltivare la speranza di chi crede di potere costruire qualcosa di concreto e di positivo”.