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Referendum scuola: quasi 8.000 firme raccolte a Siracusa

Paolo Italia: “siamo riusciti a svegliare le coscienze dei colleghi che da ogni angolo della provincia ci hanno raggiunti e hanno preso consapevolezza della sfida a cui si andava incontro”.

11/07/2016
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A cura della FLC CGIL Siracusa

L’obiettivo è stato raggiunto: le firme indispensabili per portare gli italiani al voto su i 4 quesiti referendari e ottenere la modifica delle parti incostituzionali della legge 107/15, sono state depositate. Un impegno, anche a Siracusa, che parte da lontano e vede impegnati esponenti sindacali ed opinione pubblica, comitati referendari e cittadini sempre più coscienti e consapevoli che la pessima scelta del governo Renzi ha come obiettivo finale quello di scardinare il sistema pubblico dell’istruzione, impoverendo la formazione e crescita culturale dell’attuale generazione e determinando il crollo dell’ultima barriera democratica presente in Italia: la scuola.

“In questi ultimi giorni - spiega il segretario provinciale FLC CGIL Paolo Italia - ho ripercorso con la mente tutte le fasi che dall’otto luglio 2015 (giorno dell’approvazione in terza lettura alla Camera) ad oggi, ci hanno visto impegnati in questa battaglia di civiltà che stiamo conducendo senza alcun risparmio di energie e nello stesso tempo foriera di grandi opportunità per il rilancio della nostra azione di re insediamento nei territori e in tutti i posti di lavoro ove insiste l’azione della FLC”. La FLC di Siracusa, come altre realtà nazionali, ha fortemente contribuito nel far crescere negli iscritti e nell’opinione pubblica la consapevolezza dell’importanza della scelta referendaria e, forte di tale certezza, ha chiesto ad esponenti di punta quali il segretario nazionale Pantaleo e la segreteria regionale Pistorino di presiedere alla partecipatissima conferenza tenutosi in città con la quale è stata aperta in provincia la campagna referendaria e che ha visto la presenza del giudice Imposimato, il prof. Villone e altri rappresentanti del comitato promotore. “Quel 5 aprile - aggiunge il segretario FLC - siamo riusciti a svegliare le coscienze dei colleghi che da ogni angolo della provincia ci hanno raggiunti e hanno preso consapevolezza della sfida a cui si andava incontro”. L'apertura degli stand, il porta a porta, l’impegno attivo del comitato, la presenza costante nelle scuole ed il coinvolgimento fattivo di tutte le RSU del segmento scuola della FLC CGIL Siracusa hanno premiato la provincia aretusea: quasi 8.000 firme raccolte in poco più di 2 mesi, seconda solo al capoluogo di regione, Palermo, con circa 9.000 firme. Piccola per estensione rispetto ad altre città dell'Isola, Siracusa, assieme al comitato promotore e con la FLC CGIL in testa, hanno mostrato che lì dove l’impegno è massimo, i risultati non tardano ad arrivare. “Oggi - conclude Italia - siamo orgogliosi di aver contribuito con un impegno costante e continuo al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Ma sia chiaro: la macchina non si fermerà neanche nel periodo estivo, e, alla ripresa avrà certamente l’andatura che ci consentirà altri vittoriosi traguardi. Insegnanti, studenti, genitori, lavoratori della scuola, cittadine e cittadini hanno contribuito al raggiungimento di tale obiettivo dimostrando che la scuola è e resta un pilastro della nostra democrazia e le scelte di un governo sempre più distante dal cuore degli italiani non premiano. Adesso inizia la seconda fase : quella di spingere l’anno prossimo gli italiani al voto su i quesiti referendari. Ma Paolo Italia, la FLC il comitato promotore e tutti coloro che credono ancora nella Costituzione, ci saranno.

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