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Vandalizzata la statua di Falcone, Cgil e FLC: istituzioni rispondano investendo sull’istruzione e per lo sviluppo
In Sicilia 1 ragazzo su 4 abbandona gli studi.
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“A episodi come quelli accaduti allo Zen e alla scuola De Gasperi occorre rispondere potenziando gli investimenti sull’istruzione e sulla conoscenza. Farlo può dare risultati importanti contro la violenza, la cultura mafiosa, l’indifferenza”. Lo dicono Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Graziamaria Pistorino, segretaria della FLC Sicilia. “Sconcerto, indignazione, amarezza, preoccupazione: sono cose ovvie che tutti condividiamo - aggiungono - ma bisogna andare oltre se si vuole avere un avanzamento sul piano civile e sociale. Bisogna dare ai giovani presente e prospettive future. Il presente sta in un sistema formativo e dell’istruzione valido, il futuro nella possibilità di aspirare a un lavoro e a un assetto di vita dignitoso nella piena legalità”.
Pagliaro e Pistorino ricordano che “la Sicilia sconta ancora i livelli di dispersione scolastica più alti d’Italia, il 23,5% ( dato 2016) , che il tempo pieno è assai ridotto riguardando ad esempio solo l’8% della scuola primaria contro il 48% della Lombardia, che i servizi ( ad esempio mense e trasporti) sono assolutamente insufficienti. Alle istituzioni dunque, specie di fronte a episodi gravi come quelli accaduti a Palermo - concludono Pagliaro e Pistorino - chiediamo di invertire il trend di questi anni e di investire sulla conoscenza, per il lavoro e lo sviluppo della Sicilia”.