Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Toscana » Firenze » Graduatorie provinciali per le supplenze: Firenze, impresa impossibile, ulteriore caos in arrivo

Graduatorie provinciali per le supplenze: Firenze, impresa impossibile, ulteriore caos in arrivo

I sindacati prevedono l’ennesimo anno scolastico all’insegna dell’incertezza e della confusione.

12/08/2020
Decrease text size Increase  text size

FLC CGIL - CISL SCUOLA - SNALS Confsal - GILDA UNAMS
Firenze

Si è svolto stamani presso l’Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze un incontro di informativa tra l’amministrazione provinciale e le organizzazioni sindacali FLC CGIL, Cisl Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams sulla situazione relativa alla valutazione delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.

Le posizioni che dovranno essere valutate per la provincia di Firenze hanno raggiunto il numero impressionante di circa 30.000, di cui circa 10.000 relative a Infanzia, Primaria, Sostegno e Personale Educativo e le restanti relative alla Secondaria di primo e secondo grado.

Calcolando che la valutazione dovrà essere effettuata entro il mese di agosto, siamo di fronte a un’impresa impossibile: per terminare l’esame delle domande si stima la bellezza di 5.000 ore di lavoro, corrispondenti a ben 83 giornate lavorative; pertanto l’amministrazione ha comunicato che, oltre al personale in forze presso l’USP, si avvarrà anche degli amministrativi di molti istituti secondari.

Anche così, e visti i tempi, è chiaro che la procedura di validazione non potrà che rappresentare una folle corsa contro il tempo, che inevitabilmente si limiterà a un controllo di congruità formale delle domande presentate. Ne deriverà ulteriore caos: le graduatorie subiranno numerose rettifiche durante l’anno, al momento dell’accertamento dei titoli degli aspiranti, e non ci sarà né stabilità né continuità didattica dei supplenti annuali.

Ancora una volta si fa ricadere su funzionari dell’USP e assistenti amministrativi delle scuole, i cui organici sono largamente sottodimensionati, il peso di decisioni prese in ritardo e di modalità operative non efficaci, senza contare che a fare le spese di tutta questa situazione saranno purtroppo le studentesse e gli studenti, che vivranno l’ennesimo anno all’insegna dell’incertezza e della confusione.