La FLC Cgil di Firenze annuncia mobilitazioni nell'università e nella ricerca
Resoconto dell'assemblea del personale e degli studenti del Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino appartenenti all'Università e agli Enti di Ricerca INFN e CNR.
Comunicato FLC Cgil Firenze
Stamani 18 settembre si è tenuta l'assemblea del personale e degli studenti del Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino appartenenti all'Università e agli Enti di Ricerca INFN e CNR.
Oltre 200 persone hanno partecipato all'assemblea indetta dalla FLC CGIL dal titolo amaramente ironico "Questo è il buco nero che davvero ci inghiottirà! Salviamo l'Università e la Ricerca Pubblica".
Purtroppo la preziosa collaborazione dei ricercatori italiani ad esperimenti come quello avviato poche settimane fa al CERN di Ginevra sarà sempre minore se il Governo non cancellerà le norme che tagliano i finanziamenti all'Università e agli Enti di Ricerca e impediscono l'ingresso di nuovo personale.
Per questo la FLC Cgil di Firenze insieme alle iniziative in difesa della scuola annuncia nelle prossime settimane una serie di mobilitazioni per l'Università e la Ricerca pubblica.
In allegato il documento finale approvato all'unanimità dall'assemblea di stamani.
Firenze, 18 settembre 2008
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L’assemblea del Polo Scientifico Tecnologico di Firenze, indetta dalla Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL, tenutasi il 18 settembre 2008 presso il Blocco Aule del Polo, Sesto Fiorentino, alla presenza e con la partecipazione di studenti, ricercatori, docenti, personale tecnico ed amministrativo, strutturati precari, ha esaminato la situazione di grave criticità di tutto il sistema pubblico della Formazione Universitaria della Ricerca, sia a livello nazionale che nella specifica realtà fiorentina.
L’assemblea ha evidenziato che:
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La contrazione del finanziamento pubblico nel settore della Formazione, dell'Universitaria e della Ricerca, protratta nel tempo con crescente intensità economiche, ha portato le disponibilità di Atenei ed Enti Pubblici di Ricerca al di sotto della soglia minima necessaria allo svolgimento delle proprie attività, sia di didattica che di ricerca.
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L’estemporaneità degli interventi economici di riforma in tutto il settore ha reso e rende impossibile una qualsivoglia programmazione delle attività, causando anche una perdita di prospettiva per lo sviluppo futuro.
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Il sostanziale blocco di ogni forma di serio reclutamento cancella una generazione di ricercatori, tecnici ed amministrativi, con essa le professionalità maturate in anni di lavoro precario.
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L’attacco al sistema dell’Università Pubblica impoverisce gravemente il servizio offerto agli studenti di oggi - riducendo la qualità didattica cancellando ogni prospettiva dell’attività futura nell’ambito della ricerca -e svuota di significato il percorso degli studenti di domani -mettendo in discussione il ruolo stesso dell’alta formazione nella costruzione della nostra società.
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I meccanismi che negli anni sono stati posti a fondamento della gestione di Atenei ed Enti Pubblici di Ricerca hanno prodotto, anche ed in particolare nel caso dell’Ateneo fiorentino, danni gravissimi al sistema nel suo complesso, senza che le responsabilità a tale riguardo venissero adeguatamente individuate ed analizzate.
L’assemblea chiede all’attuale Governo: di invertire la rotta per quanto riguarda il finanziamento pubblico agli Atenei ed agli Enti Pubblici di Ricerca, modificando radicalmente la politica economica che riguarda il settore.
A tutte le forze politiche:
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di difendere ad oltranza il sistema pubblico dell’Istruzione e della Ricerca, riconoscendone esplicitamente il ruolo fondamentale nella costruzione nello sviluppo della nostra società;
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di denunciare senza mezzi termini che la protratta scriteriata riduzione del finanziamento pubblico ha conseguenze devastanti nel comparto della Conoscenza, dall’incontrollabile aumento delle tasse universitarie alla trasformazione degli Atenei pubblici in fondazioni di diritto privato, fino alla cancellazione totale dell’attività di Ricerca Pubblica.
Alle organizzazioni sindacali ed a tutte le forze interessate a livello nazionale:
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di organizzare forme di protesta ad oltranza, ivi compreso lo sciopero nazionale.
Alla società:
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di riconoscere nel sistema Pubblico dell’Istruzione e della Ricerca una risorsa fondamentale per il paese, appoggiando ogni iniziativa volta alla difesa di tale sistema.
L’Assemblea si impegna a promuovere forme di protesta che coinvolgano tutte le componenti del mondo dell’Università e della Ricerca, rendendo partecipe la società intera della drammatica situazione attuale, difendendo in tutti i modi possibili l’idea stessa di una società matura libera basata su
SCUOLA, UNIVERSITA' E RICERCA PUBBLICHE