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Università di Firenze, occupato il Rettorato per tre ore

Numerosa ed intensa partecipazione dei lavoratori dell'Ateneo fiorentino all'assemblea convocata per il 25 luglio.

29/07/2008
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Le iniziative di mobilitazione negli atenei

Pubblichiamo di seguito il resoconto della mobilitazione avvenuta venerdì 25 luglio nell'ateneo fiorentino, comprensivo della mozione approvata dall'assemblea dei lavoratori.

Sempre il 25 luglio, il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Firenze ha approvato all'unanimità un documento sulla manovra finanziaria.

Roma, 29 luglio 2008
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400 lavoratori dell'Ateneo fiorentino occupano per tre ore il Rettorato

L'assemblea convocata per la mattina del 25 luglio, nonostante il periodo di ferie, ha visto una numerosa ed intensa partecipazione dei lavoratori dell'Ateneo fiorentino (circa 400 persone), che sta ad indicare la forte preoccupazione per il D.L. 112 che, tra le tante nefandezze, mette a rischio la stessa esistenza dell'università pubblica e statale, oltre a prevedere provvedimenti vessatori e di riduzione salariale, in particolare nei confronti del personale tecnico amministrativo.
Il dibattito dell'assemblea si è soffermato soprattutto sulle disposizioni che intaccano gli stessi diritti di tutela in caso di malattia, le diminuzioni salariali, con la riduzione del 10% del salario accessorio dal 2009, e il rischio che saltino le stabilizzazioni programmate.
L'assemblea ha votato la mozione allegata, con un contrario ed un astenuto.
I lavoratori sono poi usciti recandosi in corteo al Rettorato, dove era in corso il Consiglio d'amministrazione.
Saliti nei corridoi antistanti il Consiglio, tra slogan e richieste di essere ricevuti, hanno finalmente ottenuto l'accesso nella sala, dove hanno esposto le proprie ragioni: soprattutto l'impossibilità di sostenere tagli a salari già insufficienti e la necessità di procedere alle stabilizzazioni dei precari con la emanazione già nei prossimi giorni del bando. Copia della mozione è stata consegnata al Rettore, il quale si è rifiutato di rispondere immediatamente, ma ha accettato di convocare le OO.SS. e la RSU successivamente. La convocazione è poi arrivata per lo stesso pomeriggio alle 15.30.
Presenti per la parte pubblica, tra gli altri, il pro-rettore prof. Corpaci e il Direttore amministrativo; il primo ha dato notizia del documento approvato dal CdA, che denuncia il DL 112 come provvedimento che mina il sistema pubblico universitario, mette a rischio sia i servizi, con il blocco del turn over, che gli stessi impegni già presi, come le stabilizzazioni, e infine incide negativamente sui salari.
Nel caso che non venga modificato, l'amministrazione promuoverà più radicali iniziative. In ogni caso, impegna il Rettore a convocare un'assemblea generale di Ateneo per settembre.
Sulle richieste delle OO.SS. e della RSU, la parte pubblica dichiara però di rinviare a settembre la eventuale revisione della programmazione del personale e quindi rifiuta l'immediata pubblicazione del bando per le stabilizzazioni, oltre a ribadire che, pur valutando le soluzioni più favorevoli per i lavoratori, l'amministrazione non potrà che applicare le norme previste su malattia e accessorio.
Alle ferme proteste delle OO.SS.e della RSU, che non vedono motivi per il rinvio del bando, la delegazione di parte pubblica non recede: se ne riparla a settembre, ma concorda che le risorse ulteriori, che risulteranno disponibili entro la fine dell'anno, saranno destinate in maniera vincolata alle stabilizzazioni dei precari.

RSU, FLC CGIL, CISL UNIVERSITA', UIL-PA SNALS

Bozza della Mozione approvata in assemblea

Le lavoratrici ed i lavoratori tecnici-amministrativi, CEL, stabilizzandi e precari dell'Università degli Studi di Firenze riuniti in assemblea generale il 25 luglio 2008.
Avendo approfondito i contenuti del Decreto Legge 112 respingono con sdegno gli effetti che questo produrrà sulla esistenza stessa dell'Università Pubblica e Statale come diritto universale allo studio e all'alta formazione attraverso l'ulteriore riduzione dei finanziamenti statali e la riduzione, se non l'azzeramento, del turn-over;
sulle condizioni materiali di lavoratrici e lavoratori attraverso l'abbattimento del 10% del fondo per il trattamento accessorio e le norme di ulteriore penalizzazione salariale a fronte dello stato di malattia;
sull'annullamento dei percorsi di stabilizzazione a tempo indeterminato, già deliberati dagli Organi e programmati in bilancio nel periodo 2009/2012, riguardanti circa 100 lavoratrici e lavoratori precari del nostro Ateneo;
sulla restrizione di diritti contrattuali come quelli inerenti le modalità di certificazione ed accertamento della malattia con l'introduzione di fasce per l'accertamento fiscale doppie di quelle del settore privato;
sulla insopportabile ingerenza di provvedimenti legislativi in campo negoziale che e annullano di fatto il ruolo della contrattazione nazionale ed integrativa.
Tutto questo nel contesto di un comparto che già soffre delle conseguenze economiche e normative di un contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da 31 mesi ed ancora non rinnovato e dello stato della contrattazione decentrata di Ateneo, priva di risorse disponibili e costantemente attaccata da provvedimenti unilaterali dell'Amministrazione in ordine a organizzazione del lavoro e interpretazione peggiorativa delle norme e degli accordi vigenti.

Tutto ciò premesso le lavoratrici ed i lavoratori

CHIEDONO

Alla RSU ed alle OO.SS. locali e nazionali di indire immediatamente lo stato di agitazione del personale delle Università e di costruire, entro il mese di settembre, lo Sciopero Generale Nazionale della categoria con manifestazione a Roma.

CHIEDONO

Al Rettore ed agli Organi di governo dell'Ateneo di assumere iniziative concrete, non solo di protesta ma anche di rottura, contro i provvedimenti del governo indicendo un ampio dibattito sul tema in tutta la comunità universitaria e disponendo il graduale blocco delle attività accademiche e della didattica in Ateneo.

DIFFIDANO

L'Amministrazione dal porre in essere misure che abbiano come conseguenza la diminuzione del salario accessorio attualmente erogato ai singoli dipendenti che abbia carattere di generalità collegato a progetti su base annua, sia che si tratti di salario accessorio collegato alla tipologia oraria, sia che si riferisca a politiche di valorizzazione professionale del personale.

DIFFIDANO

L'Amministrazione dall'operare trattenute sul salario accessorio, in caso di malattia, del personale tecnico e amministrativo e dei Collaboratori ed esperti linguistici ove questo non sia esplicitamente correlato alla presenza in servizio, ovvero in tutti i casi in cui gli obiettivi, sia di natura didattica che di supporto alla ricerca ed alla didattica , possano essere utilmente raggiunti indipendentemente dalla presenza giornaliera in servizio attraverso un'ordinaria riprogrammazione dei propri impegni.

CHIEDONO

All'Amministrazione di provvedere, con estrema solerzia, alla pubblicazione dei Bandi per le stabilizzazioni del personale tecnico-amministrativo e CEL, così come è stato fatto per i posti di ricercatore co-finanziati dal Ministero, al fine di dare un segnale politico chiaro della volontà dell'Ateneo fiorentino, del suo Rettore e degli Organi di governo di procedere sulla strada già deliberata e programmata di immissione in ruolo a tempo indeterminato di queste lavoratrici e lavoratori.

DICHIARANO

La propria adesione ad ogni iniziativa, locale e nazionale, volta ad impedire il dispiegarsi dei contenuti del Decreto Legge 112 e la propria volontà di creare una rete di protesta, locale e nazionale, con gli altri settori del Pubblico Impiego a partire dai settori impegnati nella formazione e con gli studenti e le loro famiglie interessati alla salvaguardia della natura pubblica e statale della formazione di ogni ordine e grado come diritto universale costituzionalmente garantito per tutti i cittadini indipendentemente dai loro mezzi e disponibilità economiche.

DANNO MANDATO

Da subito alla RSU ed alle OO.SS. di Ateneo di predisporre ulteriori iniziative di contro-informazione e di mobilitazione che siano propedeutiche alla piena riuscita dello Sciopero Nazionale di settembre e che coinvolgano tutte le componenti dell'Ateneo fiorentino.

Testo deliberato ed approvato il 25 luglio 2008.

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Documento del Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi di Firenze

Il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Firenze, riunitosi oggi, ha approvato all'unanimità il seguente documento sulla manovra finanziaria:

"Il Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi di Firenze condivide pienamente le gravi preoccupazioni, i rilievi critici e le richieste espresse, nei confronti della manovra finanziaria adottata con il
DL 112/2008, dalla CRUI, dai Senati Accademici delle Università Toscane, nonché dal Senato Accademico del nostro Ateneo.

Il Consiglio di Amministrazione rileva che la manovra, ove non corretta, determinerà una profonda alterazione dei connotati pubblici del Sistema Universitario Italiano e la drastica riduzione delle attività didattiche, di ricerca e dei servizi amministrativi, in conseguenza della rilevante diminuzione delle risorse disponibili per un verso, e dell'indiscriminata e pesante limitazione del turnover per un altro.

Il CdA sottolinea che la manovra rischia di impedire l'attuazione di impegni già assunti dagli Atenei come, ad esempio, l'ingresso in ruolo dei giovani ricercatori, la realizzazione delle stabilizzazioni del personale precario, ecc., oltre ad incidere negativamente sulle condizioni retributive, in particolare del personale tecnico amministrativo.

Il CdA sollecita la CRUI ed il CUN ad operare con decisioni nella direzione indicata nella mozione del 24 luglio ultimo scorso, assumendo in caso di esiti non soddisfacenti più radicali iniziative; impegna il Rettore a
convocare per il prossimo settembre un'assemblea generale di Ateneo su questi temi ed auspica che la questione venga trattata in una conferenza con i parlamentari toscani ed i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali".

Firenze, 25 luglio 2008