Scuola, GPS docenti: la FLC CGIL Pistoia vince un ricorso
Il Tribunale di Pistoia ha stabilito il diritto al riconoscimento del punteggio ed ha ordinato la correzione del punteggio in graduatoria.
A cura della FLC CGIL Pistoia
Finalmente è stata fatta giustizia sull’errato punteggio attribuito in GPS (Graduatorie Provinciali delle Supplenze) ad uno dei docenti precari danneggiati dal meccanismo perverso dell’aggiornamento di queste graduatorie nello scorso luglio.
Il docente, che si era visto negare il riconoscimento del punteggio faticosamente messo insieme negli anni e che gli avrebbe permesso di avere un contratto a tempo determinato annuale nella scuola, è rimasto disoccupato per questo anno scolastico: dopo aver puntualmente compilato la domanda online sulla piattaforma dedicata, aveva ricevuto dal Ministero dell’Istruzione il messaggio che la domanda era andata a buon fine ed è venuto a conoscenza che non aveva il punteggio dovuto, in epoca che non ne permetteva più la correzione. Quindi è stato costretto a fare ricorso, appoggiato dalla FLC CGIL Pistoia e guidato dall’Ufficio Vertenze Legali della CGIL di Pistoia con l’avvocato, dott.ssa Marica Bruni, ed ha vinto!
Il Tribunale Ordinario di Pistoia ha accolto il ricorso d’urgenza, ha stabilito il diritto al riconoscimento del punteggio ed ha ordinato la correzione del punteggio in GPS.
Questo ci fa enormemente piacere prima di tutto per l’interessato, che vede finalmente ripristinare lo stato di giustizia ed equità e ci riempie d’orgoglio, come categoria FLC CGIL Pistoia, su una vicenda che ci sta enormemente a cuore, cioè quella delle GPS che ha visto la peggior gestione delle graduatorie, mai avvenuta negli ultimi 10-15 anni, sia da un punto di vista giuridico che tecnico. Infatti, durante il periodo dell’inserimento e dell’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze dei docenti, oltre ai cambiamenti della normativa e delle interpretazioni da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’OM 60/20 che sono intervenuti in corso d’opera, ci sono stati ripetuti malfunzionamenti del sistema che hanno prodotto errori e conseguenti danni importanti ai docenti che spesso non hanno neanche potuto far valere le proprie ragioni perché non in possesso di prove certe!
Questa vittoria è la prova inconfutabile di ciò che andiamo dicendo da mesi, e cioè che l’aggiornamento delle GPS e la conseguente formazione delle graduatorie, sono avvenuti con modalità che non ne hanno garantito la correttezza e successivamente, in presenza di evidenti errori, l’Amministrazione si è rifiutata di procedere alla loro correzione contrastando il principio del buon andamento dell’azione amministrativa, così come recita l’articolo 97 della Costituzione. Inoltre si determina con certezza che la materia è anche di competenza del giudice del lavoro anziché esclusiva del TAR; questo sta a significare che il ricorrente deve affrontare sicuramente spese inferiori e tempi più brevi.