Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Toscana » Prato » Debutta la nuova rubrica della Scuola del Popolo di Prato e Oristano: “La generazione Zeta e la politica”

Debutta la nuova rubrica della Scuola del Popolo di Prato e Oristano: “La generazione Zeta e la politica”

Il rapporto tra i “nuovi” giovani e la politica

13/01/2022
Decrease text size Increase  text size

I giovani hanno sempre avuto un rapporto complicato con la politica: oggi più che mai parlando dei "nativi digitali" quelli della generazione Zeta (i nati tra il 1997 e il 2010). Storicamente sono stati i giovani a portare dei cambiamenti epocali, loro che hanno trasmesso passione e, spesso, dando anche la propria vita per portare avanti idee e sogni che gli adulti non avevano avuto il coraggio di seguire. Proprio questo diventa il campo di analisi e scavo per la nostra nuova rubrica "La "generazione Zeta" e la politica ”. Lo faremo attraverso lo sguardo di un docente delle superiori che in quarant'anni di insegnamento ha visto crescere migliaia di giovani, li ha visti maturare e formarsi culturalmente e politicamente. Le sue analisi e le sue esperienze verranno utilizzate per parlare di giovani con un taglio e un approccio particolare, alla ricerca del rapporto di queste ultime generazioni e la politica, del loro agire civile e dei cambiamenti valoriali che li hanno attraversati. Un esperimento affascinante: rivedere lo sviluppo e la maturazione personale di tanti studenti andando a mettere sotto la lente di ingrandimento soprattutto l’aspetto della politica. I nuovi movimenti giovanili sono cambiati in questi ultimi decenni contemporaneamente al mondo che cambiava: dal miracolo economico alla crisi dei grandi partiti, dai movimenti giovanili del ’68 agli “indiani metropolitani”, dagli anni di piombo e dell’”effimero” agli anni ’80 con l'inizio del crollo delle ideologie… ma oggi? Non un’analisi sociologica ma la descrizione di questi cambiamenti visti attraverso lo sguardo di chi ha visti crescere, maturare da dietro la cattedra ed oggi li osserva nelle loro manifestazioni sui temi delle libertà civili o per l'ambiente. Il professore in questione è Andrea Bagni, docente con una lunga esperienza nelle scuole superiori toscane, che prova ad analizzare il rapporto tra i “nuovi” giovani e la politica tornando a ritroso nel tempo, alla ricerca delle chiavi di lettura per capire il presente. La rubrica si inserisce nella collaborazione tra la Scuola del Popolo di Prato e quella di Oristano, sulla falsariga di quella, appena conclusa, sul tema del populismo.