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Nella provincia di Prato grosse difficoltà nel pagamento supplenti temporanei

Comunicato congiunto di solidarietà alla Dirigente Scolastica dell’I.C. Pacetti.

19/12/2013
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A cura del Coordinamento Dirigenti Scolastici della provincia di Prato e delle Organizzazioni sindacali FLCGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, GILDA

Il Coordinamento Dirigenti Scolastici e le organizzazioni sindacali provinciali della scuola CGIL, CISL, UIL, GILDA, esprimono la piena solidarietà alla Dirigente Scolastica Luigia Ammaturo dell’I.C. Pacetti che si è trovata, suo malgrado, ad essere oggetto di strumentalizzazione mediatica che ha dato risalto alle modalità di gestione del pagamento supplenti temporanei anziché al principio del diritto dei lavoratori ad essere retribuito.

I Dirigenti Scolastici di Prato hanno la consuetudine di discutere e affrontare le problematiche della scuola nel Coordinamento D.S. che per le tematiche relative alle sofferenze economiche era già convocato con la presenza dei rappresentanti sindacali per oggi 18/12/2013.

Nel corso della riunione è emerso come tutte le scuole, e in maniera particolarmente significativa gli Istituti Comprensivi, si trovano nell’impossibilità di onorare gli impegni dei contratti attivati per garantire il servizio scolastico e garantire il legittimo stipendio a quanti svolgono quotidianamente il loro lavoro con i ragazzi ed in particolare con i più piccoli della scuola dell’infanzia e primaria.

Nell’auspicare che dal MIUR arrivino tempestive notizie di risorse che possano risolvere questo problema, si fa presente che anche sul versante del miglioramento dell’offerta formativa non siamo più in grado di investire risorse del Fondo d’Istituto ulteriormente ridotto anche quest’anno.

La scuola ha bisogno di risorse certe per rispondere a bisogni ineludibili quali, in una realtà complessa come Prato, l’integrazione sociale, la disabilità, l’orientamento ecc.

L’assemblea congiunta, Dirigenti Scolastici e OO. SS., aspetta dal MIUR una risposta concreta al problema sollevato e sottolinea che è necessario garantire il principio del diritto del lavoratore alla retribuzione nei tempi dovuti come, per altro, negli ultimi anni è sempre stato possibile fare.