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No alla distruzione della scuola pubblica! L'iniziativa della FLC della Valle d'Aosta

Proseguono le iniziative per contrastare i provvedimenti del Governo sulla scuola

26/09/2008
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Il Direttivo della FLC Cgil della Valle d'Aosta ha approfondito le tematiche sintetizzate nel volantino che alleghiamo sui recenti provvedimenti approvati o in via di approvazione da parte del Governo in materia di scuola e formazione, anche in relazione a quanto accadrà in Valle d'Aosta.

Il volantino sarà distribuito da venerdì 26 settembre nelle scuole e sabato 27 in occasione dell'iniziativa "Diritti in piazza" organizzata dalla CGIL.

Roma, 26 settembre 2008

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Volantino della FLC Cgil della Valle d'Aosta

NO ALLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA!
Uniti insegnanti, genitori e studenti contro il tentativo di smantellare
la scuola pubblica nel nostro paese

Il Governo Berlusconi ed il Ministro Gelmini vogliono cancellare il ruolo della scuola pubblica nel nostro Paese.

Sconfiggere questo tentativo non è solo una battaglia per difendere i posti di lavoro degli insegnanti, ma è una necessità per garantire una scuola di qualità per i nostri figli.

La legge finanziaria prevede tagli agli organici del personale della scuola per 150.000 posti (pari a quasi il 7% dell'intera dotazione di personale docente ed amministrativo).

Il ritorno al maestro unico comporterà unariduzione ulteriore di 60/70.000 posti, ma soprattutto ridurrà l'orario di lezione degli alunni a 22/24 ore alla settimana e attribuirà ad un solo docente tutte le competenze,oggi ripartite su più docenti proprio per fare fronte alla complessità e diversità degli insegnamenti.

Il ministro Gelmini rassicura, ma intanto riduce i posti di sostegno per i diversamente abili, ipotizza una riduzione generalizzata dell'orario settimanale dalla scuola media alle superiori, pensa ad un accorpamento delle classi di concorso per risparmiare e intanto generalizza tutti i tipi di insegnamento, mortificando competenze e professionalità.

Il Ministro Gelmini chiude le Scuole di specializzazione pergli insegnanti e annuncia la fine del precariato (non ci saranno più precari perché non potranno più aspirare ad un posto di lavoro nella scuola, ma saranno riconvertiti).

Per nascondere la durezza dell'attacco alla scuola ed al diritto all'istruzione dei cittadini, il Ministro Gelmini – in perfetto stile Berlusconiano – promuove l'immagine della scuola: una scuola seria, maestra dalla penna rossa e alunni con il grembiulino. Per contrastare i "bulli" il voto di condotta (ma si spaventeranno davvero?).

Il voto invece del giudizio: una sentenza invece di una analisi della ragioni del successo o dell'insuccesso.

Il Ministro Brunetta, con la scusa dei fannulloni, ha già individuato un milione di pubblici dipendenti da snidare, emana circolari punitive sulla malattia, impone visite fiscali a raffica (a proposito chi le paga?) e domicilio coatto per i colpevoli.

In spregio a qualunque forma di civiltà il Ministro fustigatore aveva previsto la punibilità e la riduzione di stipendio anche per i donatori di sangue ed i parenti dei disabili che usano i permessi della legge 104.

Dove basterebbe usare le norme che già ci sono, si preferiscecolpire nel mucchio e criminalizzare intere categorie: oggi tocca ai medici, domani sicuramente ai giudici.

Il Governo ha già messo in atto la chiusura delle piccole scuole (oltre 7000), ha inserito in finanziaria la riduzione di tutto (orari, discipline, risorse e personale) a scapito della qualità e della quantità delle ore di insegnamento. Pur di risparmiare si parla addirittura di ridurre a quattro gli anni delle scuole superiori!

L'Onorevole Aprea sta preparando l'ultimo atto, in nome dell'efficienza e del "privato è bello", abolizione dei contratti collettivi per gli insegnanti, soppressione delle RSU, scelte discrezionali dei Dirigenti nelle assunzioni, tagli delle risorse alle Università ed alle singole Istituzioni che si vorrebbero far diventare "Fondazioni" private finanziate dagli sponsor, e guidate da un Consiglio di Amministrazione.

Questi provvedimenti e queste scelteriguardano tutti, anche la Valle d'Aosta, perché non basterà l'autonomiae le competenze in materia di istruzioni per contrastare questo piano sistematico di smantellamento della scuola pubblica.

Tag: organici, tagli