5 Marzo 1999: Padova ricorda Walter Maccato, Francesco De Ponte e Antonio Bezze
Il ricordo, la riflessione l'impegno politico nell’iniziativa di Ateneo promossa dalla FLC CGIL.
Si è svolta il 5 marzo 2019 all'Università di Padova una Tavola rotonda dal titolo "Prevenzione dello stress da lavoro correlato" organizzata dalla FLC CGIL. L'iniziativa cadeva nel ventennale da quel tragico episodio che costò la vita a Walter Maccato, delegato Cgil Snur, stimato e amato per le sue qualità umane e professionali, a Francesco De Ponte, Direttore dell’Istituto di Fisica Tecnica e Antonio Bezze, tecnico capo officina dell’istituto, uccisi dalla follia di un tecnico in prova che in una riunione di lavoro arrivò armato e cominciò subito a sparare.
Alla Tavola rotonda, coordinata da Tiziano Bresolin segretario veneto FLC CGIL, hanno partecipato A. Scuttari, Direttore Generale dell’Università di Padova, E. Ferruzza coordinatrice del Servizio aiuto psicologico ai dipendenti e studenti, A. Bilato coordinatrice Inca veneto, D. Petrucci, direttrice Inail Veneto, R. Bizzotto. direttrice Spisal Padova e M. De Ponte Segretario Generale di ActionAid Italia e componente del Forum disegualianze.
Gli interventi hanno evidenziato come il malessere lavorativo vada affrontato nei suoi diversi aspetti. Nel migliorare l'ambiente relazionale lavorativo con maggior trasparenza, partecipazione e condivisione dei processi, un diverso approccio nei rapporti verticali dove la gerarchia non deve essere fine a sé stessa, formazione della dirigenza, una maggior attenzioni alle difficoltà individuali, garantire le compatibilità tra tempo di lavoro e il tempo familiare (flessibilità oraria, telelavoro, part-time, smart working) maggior comunità tra le diverse componenti, politiche inclusive.
Tra le cause principali del malessere lavorativo il taglio dei finanziamenti al pubblico, il blocco degli stipendi e delle carriere associati alle campagne di devalorizzazione del servizio pubblico. I limiti normativi del turnover hanno diminuito gli organici a fronte invece di un forte aumenti dei processi e dei compiti lavorativi, ritmi lavorativi oltre il ragionevole.