Trattenuta del 2,50% a carico dei lavoratori in TFR: Treviso, sentenza favorevole ai lavoratori
Il Tribunale riconosce il diritto al recupero delle ritenute da parte del dipendente pubblico e dichiara infondate le ragioni del Miur.
Il Tribunale di Treviso ha respinto il ricorso dell’Amministrazione che si era opposta all’ingiunzione di pagamento per il recupero della trattenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione a seguito di ricorso presentato da una lavoratrice della scuola assistita dall’Ufficio Legale della FLC CGIL.
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La controversia riguarda la trattenuta che i lavoratori pubblici in regime di TFR subiscono a differenza dei lavoratori privati per i quali non è prevista.
Il giudice ha riconosciuto che la pronuncia di illegittimità costituzionale (a suo tempo occasionata dalla questione relativa al passaggio dal TFS al TFR dei dipendenti pubblici assunti entro il 2000) contenga un enunciato senz’altro applicabile anche a tutte le ipotesi in cui il medesimo regime di trattamento di fine rapporto applicato ai dipendenti privati venga esteso a quelli pubblici (come nel caso di specie per gli assunti dal 2001) con modifiche sfavorevoli non giustificate da differenze relative alla qualità e quantità della prestazione lavorativa che se è uguale per entrambe le categorie di dipendenti deve comportare per ciascuna lo stesso risultato economico.
Per questi motivi il giudice di Treviso ha dichiarato infondato il ricorso dell’Amministrazione riconoscendo il diritto della lavoratrice alla restituzione di quanto le è stato illegittimamente trattenuto.