Università Cà Foscari: il Tar Veneto dà ragione alla FLC CGIL
Sospeso il bando per l'attribuzione dell'incentivo una tantum ai professori e ricercatori universitari all’Università di Venezia.
Con ricorso depositato dalla FLC CGIL Venezia, con il sostegno della FLC nazionale, insieme ad altri ricorrenti direttamente coinvolti dai provvedimenti contestati, veniva impugnato il decreto Rettorale con il quale l’Università degli Studi Cà Foscari di Venezia aveva inteso disciplinare l’incentivo previsto in favore dei ricercatori e professori universitari ai sensi dell’art. 29, comma 19 della legge 240/2010.
Nonostante i numerosi solleciti rivolti all’Università da parte della FLC CGIL, finalizzati a richiedere una modifica del bando di procedura, la medesima amministrazione provvedeva ad assumere atti non conformi ai decreti interministeriali n. 311 e n. 314 del 21 luglio 2011 che, in maniera chiara, hanno indicato i criteri che le università avrebbero dovuto seguire nella distribuzione del suddetto incentivo una tantum.
Infatti, come indicato nel ricorso e come esposto in sede di discussione della misura cautelare il giorno 25 giugno 2014, il bando in questione ha omesso completamente l’indicazione dei criteri distinti per ruolo o per fascia dei ricercatori e professori limitandosi soltanto a prevedere graduatorie distinte.
Ancor più grave è stata l’intenzione dell’Università di applicare, nell’ambito di tale procedura, i risultati della VQR (Valutazione della Qualità e della Ricerca) finalizzati a determinare la valutazione della qualità della ricerca delle strutture e degli istituti e quindi non adattabili nel caso di specie in quanto non riferibili alla valutazione individuale dei docenti.
A fronte di tali ed altre motivazioni, il TAR Veneto – Sezione Venezia ha accolto la richiesta di sospensiva proposta dai ricorrenti evidenziando che: “considerato che il proposto gravame non appare, alla stregua delle censure formulate da parte ricorrente, privo di apprezzabili elementi di fondatezza laddove si censurano per violazione di legge ed eccesso di potere sia i decreti interministeriali n. 311 e 314 del 2011 nella parte in cui autorizzano le Università a bandire procedure concorsuali per l’attribuzione dell’incentivo di cu all’art. 29, comma 19 della legge n. 240/2010 con l’applicazione di criteri scollegati dal principio meritocratico, sia il conseguente provvedimento rettorale n. 963/2013 e successive modificazioni [...]. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Prima) accoglie la domanda cautelare”.
In considerazione di tale importante decisione dei giudici amministrativi l’Università Cà Foscari di Venezia dovrà sospendere la procedura di valutazione eseguita sulla base di criteri ritenuti contrari alla normativa già sopra indicata e rivedere il proprio bando al fine di garantire una corretta applicazione della normativa, in primis eliminando il riferimento alla VQR.
In questo senso il pronunciamento del TAR è di grande importanza anche per altre sedi universitarie che avessero intenzione di utilizzare impropriamente i risultati della VQR.